Cateno De Luca apre la trattativa con la Regione Siciliana sul Teatro Antico e 24 ore dopo l’annuncio il sindaco di Taormina incassa subito un primo risultato importante, che diventa strategico, di riflesso, anche per i vari comuni siciliani che hanno un bene archeologico nel proprio territorio. La Regione fa un passo indietro sulla pretesa del canone da pagare che era stato chiesto al Comune di Taormina per l’utilizzo del Teatro Antico nelle 5 serate mensili che spetteranno in calendario alla casa municipale. Il discorso, di conseguenza, è destinato a valere per tutti i vari comuni dell’isola.
Questa mattina si è tenuta una riunione tra la Commissione Anfiteatro Sicilia (organo regionale che si occupa della pianificazione degli spettacoli) ed il sindaco di Taormina, che definisce il confronto “molto produttivo” e annuncia: “Siamo riusciti a trovare una soluzione che eviterà ai comuni di dover pagare il canone per le cinque serate mensili previste dalla legge”.
“La soluzione, da me suggerita e pienamente in linea con la normativa, rappresenta un passo avanti significativo”, ha evidenziato con soddisfazione De Luca. “Ci siamo dati appuntamento per la prossima settimana – spiega il leader di Sud chiama Nord – per esaminare ulteriori soluzioni al fine di alleggerire i costi per i servizi necessari durante i grandi eventi organizzati da soggetti privati. L’intenzione è quella di prevedere un ristoro che consenta ai comuni di far fronte ai costi sostenuti per i servizi come pulizia, ordine, sicurezza, decoro. Abbiamo analizzato le richieste già pervenute per i prossimi mesi estivi. Intanto abbiamo approvato due date per Taormina, e si tratta del concerto di Sting previsto a giugno“.
La Perla dello Ionio era riuscita ad ottenere, nei mesi scorsi, l’assegnazione di 600 mila euro come ristoro sullo sbigliettamento per l’ingresso dei visitatori al Teatro Antico e adesso punta ad un altro ristoro, stavolta rispetto ai grandi eventi sui quali al momento entrano zero euro nelle casse del Comune di Taormina, e del resto sin qui vale lo stesso anche per gli altri centri abitati che hanno un sito archeologico nel quale si organizzano spettacoli. Il pressing portato da De Luca passa anche dalla non troppo velata “minaccia” di posizionare dei tornelli in Via Teatro Greco, nella strada di accesso al Teatro Antico, con la contestuale richiesta di un ristoro economico per le serate dei grandi eventi ma anche di un calendario ce non preveda l’organizzazione di spettacoli nei mesi di luglio e agosto, nel periodo del gran pienone turistico.
La strategia di De Luca prevede un possibile o probabile passo indietro sul mese di luglio se si troverà un accordo definitivo, e questa prima intesa odierna fa pensare che le parti potrebbero trovare in definitiva un punto di sintesi. Anche la Regione manda un segnale e non a caso in Commissione Anfiteatro Sicilia è già caduta, intanto, la pretesa delle 15 euro a sera di canone che avrebbe dovuto pagare il Comune di Taormina per l’affitto del Teatro Antico. “Non pagheremo, non saremo ospiti in casa nostra“, aveva detto De Luca e a questo punto la contesa su quella maxi-richiesta pare destinata (forse) a chiudersi qui.