Un gioco di corpi in cui l’attrazione, che si mescola alla distanza, genera un gioco di avvicinamento e respingimento, proprio come se sul palco ci fossero delle calamite: questa è l’essenza di “Asuelto“, spettacolo di danza della compagnia HuryCan, in collaborazione con l’Istituto Cervantes, che debutta giovedì 8, ore 21.15, al Teatro Libero.
Un lavoro a quattro ideato da Candelaria Antelo e Arthur Bernard Bazin, che ritornano a Palermo dopo la loro incursione urbana con il progetto Te Odiero.
I due coreografi, che hanno già portato le loro coreografie in città negli spazi del Museo di Palazzo Abatellis, vivono e operano a Madrid e sono sulla scena con Pau Colera e Mario Olave Jimenez, sulle note di Sergio Salvi.
Singoli che si scontrano, s’incontrano e s’interrogano, persi nella deriva del movimento ora dolce e appassionato, ora violento ed estremo, com’è la vita e com’è la comunicazione tra gli esseri umani.
HuryCan è una giovane e affermata compagnia di danza madrilena che torna al Libero dopo una lunghissima tournée internazionale: da Singapore a Buenos Aires, da Barcelona a con questa nuova produzione e che prosegue la linea di ricerca coreografica lanciata lo scorso anno con lo spettacolo Te Odiero, trasformare il movimento in uno strumento di narrazione.
Repliche fino al 10 febbraio.