“Invece del via libera dal Mise sulla vendita della Tecnis a Pessina è stata di fatto riaperta la procedura. Ci aspettavamo oggi un passo avanti, ne sono stati fatti due indietro”. Così Feneal Filca e Fillea commentano la decisione assunta oggi 17 aprile nella sede del ministero dello Sviluppo economico, in cui si è discusso del futuro dell’azienda e dei lavoratori.
Dopo il presidio in mattinata con i lavoratori davanti alla Prefettura di via Cavour, e dopo un incontro con i funzionari della Prefettura, i sindacati degli edili aspettavano notizie confortanti da Roma sulla ripresa del percorso di cessione a Pessina, interrotto dal Mise per accertamenti sulla procedura.
“Invece – dicono Ignazio Baudo, per la Feneal Uil Palermo, Francesco Danese, segretario territoriale Filca Cisl Palermo Trapani e Piero Ceraulo, segretario generale Fillea Cgil Palermo – il ministero dello Sviluppo economico ha detto che gli accertamenti erano necessari e che la partita non si chiude con l’aggiudicazione a Pessina e nemmeno, come si immaginava, con l’aggiudicazione alla seconda impresa in gara, la D’Agostino”.
“La procedura – concludono – verrà riaperta con tutti i soggetti che avevano manifestato interesse alla vendita che così rientrano tutti quanti in gioco”.
LEGGI ANCHE:
Tecnis, domani vertice al Mise: da Palermo parte la protesta nazionale
Crisi Tecnis: un fondo arabo vuole il porto di Giardini Naxos
Doccia fredda per Tecnis: cantieri di mezza Sicilia a rischio incompiuta