«Fuori dalle retoriche speculari della “solidarietà” e della “invasione” credo sia oggi doverosa una riflessione e un intervento sulla situazione della tendopoli di Cassibile».
Così Fabio Granata, assessore alla cultura del comune di Siracusa, che ha lanciato una riflessione sulla tendopoli di Cassibile e sui diritti e sui doveri di lavoratori e imprenditori agricoli.
«La tendopoli rappresenta oggettivamente un oltraggio sia al decoro dei luoghi sia per le stesse persone che la popolano. Non è più sostenibile che per garantire la manodopera a prezzi stracciati agli imprenditori agricoli locali, si possa ancora tollerare tutto questo, con gli inevitabili conflitti sociali che ne conseguono. Si “traccino” i luoghi dove questi uomini e donne lavorano i campi e si costringano gli imprenditori ad allestire alloggi dignitosi all’interno degli stessi terreni, verificando la regolarità dei braccianti ma anche le condizioni salariali
Nell’Italia del dopo pandemia non è più possibile continuare impunemente a privatizzare i profitti e a socializzare i problemi, riversandoli sulle Città, sui cittadini, continuando a sfruttare la manodopera a basso costo dei migranti. Ci aspettiamo una iniziativa forte anche da parte del Sindacato e della Prefettura. Apriamo una fase nuova di trasparenza anche in questo settore: se non ora quando?».