“In occasione della 54esima ricorrenza di un evento sismico devastante, che ha raso al suolo un pezzo della nostra Sicilia, facendo 370 vittime, un migliaio di feriti e quasi 100mila sfollati, dobbiamo purtroppo prendere atto che non è ancora stata detta la parola fine alla ricostruzione dei 21 Comuni coinvolti”.
Lo afferma Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, in occasione delle celebrazioni in ricordo del 54esimo anniversario del sisma che la notte fra il 14 e il 15 gennaio 1968 devastò la Valle del Belìce.
“E’ inaccettabile e scandaloso – continua – che dopo 54 anni, malgrado il continuo impegno dei rispettivi sindaci in rappresentanza e a tutela delle proprie comunità, il processo di ricostruzione, indispensabile allo sviluppo di un territorio così gravemente colpito, non sia ancora concluso a causa di ritardi e carenza di interventi”.
“I cittadini della valle del Belìce a distanza di oltre mezzo secolo – conclude Orlando – hanno diritto di conservare la memoria di quella tragica notte e dei propri cari scomparsi, ma hanno soprattutto diritto di guardare a un futuro di crescita e sviluppo vivendo in un territorio risanato dalle ferite di quel terribile evento”.