Alle porte di luglio, sembra ormai tramontare a Taormina la prospettiva dell’estensione immediata del ticket dei parcheggi, già in vigore dal 2006 al Lumbi ed al Porta Catania, anche nelle auto-rimesse private. Il ticket vale ogni anno quasi Un milione che Asm riscuote e versa poi al Comune e, stando ad alcune stime, un’applicazione anche ai privati potrebbe ampliare il gettito di almeno altri 250 mila euro.
Il 20 gennaio scorso il Consiglio comunale ha approvato la relativa delibera che ha previsto l’allargamento ai privati dell’applicazione del ticket da 1 euro ma sin qui non è stato dato seguito a quell’atto. Non sono stati formalizzati gli atti propedeutici, che erano necessari, e allora quando siamo ormai oltre la metà di giugno, non sembra esserci più tempo e spazio per portare al compimento l’iter e renderlo operativo. Tra l’altro gli addetti ai lavori del settore delle autorimesse, in alcuni casi, hanno espresso la propria contrarietà al ticket, ritenendo che anche se l’importo e’ pur sempre modico, in sostanza potrebbe venire meno la competitività delle rispettive aree private nei confronti degli autosilo pubblici.
In particolare, per introdurre il ticket nelle autorimesse, serve un regolamento attuativo, che al momento non è stato approvato in Consiglio comunale e senza il quale non si può disciplinare la materia. L’iter sembra essersi arenato sugli aspetti riguardanti le modalità applicative e di riscossione del ticket.
Su quest’ultimi aspetto il Comune di Taormina si affiderebbe ad Asm, che già riscuote il ticket al Lumbi e al Porta Catania, e nelle aree a sosta di Madonnina e Mazzaro’, e poi lo versa alle casse comunali. Ma servirebbe del personale dedicato e ci sarebbero altri costi a carico, insomma, di Asm, che già soffre alcune carenze di organico.
Bisognerà anche stabilire come disciplinare la questione del ticket per i turisti che già pagano i turisti nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiero e che verrebbero, quindi, esentati da questo balzello se dovessero fruire dei parcheggi. Insomma il tempo non consente margini di manovra e quasi certamente se ne riparlerà dopo la stagione turistica, prospettiva che non dispiace ai gestori delle autorimesse ma che vanificherà la possibilità di introitare risorse preziose per il Comune da qui ai prossimi mesi.