Guarda il video in alto
La droga arrivava dalla Campania e dalla Calabria per poi essere smerciata in tutta la Sicilia. Lo snodo fondamentale era Palermo, dove fino a stamattina all’alba era attiva un’organizzazione capillare smantellata dalla squadra mobile.
Diciannove gli arresti effettuati su ordine del Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Ciascuno delle persone coinvolte avrebbe avuto un ruolo ben preciso.
L’organizzazione poteva contare su una ben strutturata rete logistica che si occupava della distribuzione e della spedizione degli stupefacenti. Diverse attività commerciali, poi, erano riconducibili alla rete di trafficanti: fra queste, c’erano ristoranti e stazioni di servizio che sono state poste sotto sequestro dal giudice.
L’operazione chiamata “Blacksmith” nasce da una precedente indagine della Squadra mobile, del 2016, che aveva portato alla luce una vasta attività di importazione di cocaina dal Sud America e dalla Calabria, destinata a rifornire le piazze di spaccio palermitane.
Con lo stesso provvedimento, la magistratura ha disposto anche il sequestro di alcune attività commerciali riconducibili ad alcuni componenti dell’organizzazione.
Gli arrestati sono Paolo Dragotto, 58 anni, Paolo Di Maggio, 35 anni, Fabio Bongiorno, 42 anni, Pietro Morvillo, 49 anni, Tommaso Marchese, 45 anni, Michele Spartico, 26 anni, Giuseppe Flandina, 45 anni, Vincenzo Paolo Flandina, 25 anni, Anthonj Basile, 28 anni, Salvatore Basile, 32 anni, Salvatore Paolo Cintura, 29 anni, Daniele Spataro, 30 anni, Giovanni Visiello, 30 anni, Savino Intagliatore, 48 anni.
Ai domiciliari Giampiero Badagliacca, 39 anni, Silvana Greco, 35 anni, Giorgio Cortona, 73 anni, Vito Lo Grasso, 67 anni, Angela Caruso 64 anni.