Si parla di traffico stradale, sì, ma stavolta la statistica non è di Johnny Stecchino, ma di Tom Tom Index: Palermo è la città più congestionata in tutta Italia. Nel 2020 il capoluogo siciliano ha scalato la poco invidiabile vetta di questa classifica.
La statistica certifica che la città più trafficata del 2020 nel nostro Paese è stata Palermo, con un livello di congestione del 29%. Prede il posto di Roma, che era la città più trafficata d’Italia nel 2019. La Capitale ha registrato una diminuzione di 11 punti (-29%).
IL COMMENTO DELLA LEGA
“La classifica delle citta’ piu’ trafficate del mondo, il ‘Tom Tom Traffic Index’, e’ impietosa verso Palermo. Nonostante in tutto il mondo si sia rilevato un calo di circa il 20%, a causa di Covid e lokcdown, il capoluogo siciliano guadagna il podio come citta’ piu’ trafficata d’Italia”. Lo dicono Igor Gelarda, capogruppo in consiglio comunale della Lega a Palermo ed Elisabetta Luparello, responsabile provinciale della Lega Giovani. “La trentesima in Europa e la sessantesima in tutto il mondo, staccate nettamente ci sono citta’ come Roma, Milano e Napoli, peggio di noi solo metropoli del calibro di Mosca, Nuova Delhi, Bangkok, Londra e San Paolo del Brasile – scrivono in una nota Gelarda e Luparello – solo per fare il nome di alcune citta’, grandi fino a quasi 30 volte la nostra”. “Tra le citta’ di medie dimensioni Palermo e’ la terza piu’ trafficata d’Europa – sottolineano -, per capire il danno che subiamo per il traffico, ogni anno i palermitani passano 6 giorni pieni della loro vita, 140 ore circa, in piu’ in auto con effetti devastanti per la loro salute, per la citta’ e per l’ambiente. A Palermo un viaggio in auto che potrebbe durare 16 minuti e mediamente ne dura il doppio”. I due leghisti puntano il dito sull’assessore comunale a Mobilita’ e ambiente: “Tutto questo e’ il chiaro frutto di una politica dissennata sul traffico, targata Giusto Catania che restera’ nella storia come uno tra i peggiori assessori al traffico, che ha posto al centro della sua politica Ztl e tram. Un assessore che alla luce di questi dati avrebbe solo, come dignitosa scelta politica, quella delle dimissioni”, concludono Gelarda e Luparello