I carabinieri, mentre erano in fase di perlustrazione, hanno fatto la macabra scoperta.
Il cadavere del migrante, che era a 6 miglia dalla costa di Lampedusa, è stato ritrovato in stato di decomposizione e dunque la morte risalirebbe a diverse settimane fa, ma non c’è ancora nessuna certezza.
E’ stata avvisata la Procura di Agrigento.
Lo stato decomposizione del cadavere e il fatto che nessuno dei migranti sbarcati nelle ultime settimane abbia parlato di compagni di viaggio caduti in mare sembra suffragare l’ipotesi che il migrante possa essere stato vittima di un naufragio davanti le coste tunisine. Impossibile, inoltre, sulla base delle condizioni della salma, stabilire se la vittima riportasse segni di violenza e dunque ipotizzare un omicidio. Fra il 19 e 20 settembre scorsi, secondo quanto era stato reso noto dal ministero della Difesa di Tunisi, una barca salpata da Zarzis, con a bordo 17 migranti, fra cui due donne, è naufragata al largo di Sfax.
In queste ore, Alarm Phone, su Twitter, riferisce di tre migranti morti e altri 14 dispersi senza però specificare quando è avvenuta la sciagura. L’organizzazione scrive che è stato trovato e identificato il corpo di una donna, partita 15 giorni fa da Zarzis.