Preoccupazione tra i lavoratori che si occupano della manutenzione del tram di Palermo. La mancanza di risorse dell’Amat e la possibilità di una cessione del ramo d’azienda specifico, con personale incluso, ha messo in agitazione i 30 addetti di Eds Infrastrutture, la società che fa la manutenzione del sistema tranviario (binari, impianti, semafori), più i 30 lavoratori dell’azienda Bombardier Transportation, che curano la manutenzione dei vagoni.
Sono le aziende che fanno parte del pool di imprese che assieme alla Sis Scpa di Torino ha realizzato l’opera. “Nei prossimi giorni – scrive in una nota il segretario provinciale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti – faremo le assemblee per valutare la situazione, i lavoratori sono in fibrillazione, vogliono capire cosa rischiano se l’Amat non gestirà più il tram e chiedono di avere la certezza che il servizio non venga interrotto e che il progetto per la realizzazione delle nuove linee vada avanti”.
“Il tram a Palermo sta dimostrando di essere un servizio di grande efficienza – aggiunge Foti – Il ritardo alle fermate è stato ridotto e ora è di appena 1 minuto, con grande vantaggio per gli studenti che sempre più numerosi dalle periferie si spostano in centro in tram e che possono arrivare a scuola puntuali. Sono stati gli stessi presidi di alcuni istituti a evidenziare che il sistema si è perfezionato. I lavoratori chiedono che tutti gli sforzi fatti per rendere sempre più funzionale il servizio non vengano sprecati”.
L’anno scorso, e fino all’inizio del 2018, gli operai di Eds avevano varie volte scioperato per i ritardi anche di mesi nell’erogazione dei loro stipendi. Poi a febbraio scorso è stato raggiunto con il Comune e con Amat un accordo per garantire la puntualità delle retribuzioni a una data stabilita, il 18 di ogni mese, con l’inserimento di una clausola sociale che prevede il trasferimento dei fondi da Amat a Eds pari agli stipendi e ai contributi dei lavoratori.