Ci saranno disagi domani alla circolazione ferroviaria in Sicilia. I lavoratori aderenti al sindacato Orsa incroceranno le braccia per chiedere il rispetto del contratto di lavoro da parte di Trenitalia e una maggiore attenzione da parte della società in Sicilia soprattutto sul comparto dei treni a lunga percorrenza. Settore che negli ultimi anni è stato drasticamente ridimensionato.
Con molta probabilità, quindi, alcuni treni verranno cancellati, mentre altri subiranno ritardi e rallentamenti.
A preoccupare il sindacato è il livello di stress accumulato dal personale. “La rotaia uccide“, ammonisce il segretario regionale Giuseppe Terranova, lamentando le pesanti condizioni di lavoro vissute dai lavoratori. Prima tra tutte la mancanza di pause per il recupero psicofisico durante i turni e poi la cancellazione della mensa. “Abbiamo parlato con l’azienda – spiega Terranova – prima di arrivare allo scontro già dai primi di luglio, ma non abbiamo ottenuto nessun risultato. Per questo abbiamo deciso di proclamare lo sciopero di 8 ore. Se la situazione non cambierà si passerà alla fase seguente con la proclamazione di uno sciopero fino a 24 ore”.
L’altro capitolo della vertenza riguarda i pochi treni che dalla Sicilia superano la Stretto. Oggi, infatti, ne sono rimasti solo 5 al giorno, 4 diretti a Roma e 1 a Milano. Treni che da Palermo e Siracusa, sempre secondo Terranova, vengono trainati fino a Messina da “locomotori vetusti che l’azienda dovrebbe rottamare perché danno problemi. Invece li lascia in servizio in Sicilia causando notevoli disagi”.
L’ultimo in ordine di tempo, ricorda il segretario dell’Orsa, è l’incendio divampato la settimana scorsa nella stazione di Fiumefreddo sull’intercity che da Siracusa era diretto per Roma. A prendere fuoco era stato proprio il quadro elettrico del locomotore.