Opportunità con i fondi europei per le imprese nel settore turistico di 29 comuni fra le province di Palermo e Agrigento. L’occasione è un bando da 500 mila euro finanziato con risorse del PSR 2014-2020 della Regione Siciliana. L’obiettivo è promuovere forme di cooperazione finalizzate al raggiungimento di economie di scala mediante l’organizzazione di processi di lavoro comuni e/o la condivisione di impianti e risorse.
“I beneficiari della misura – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – sono gruppi di piccole imprese agricole e forestali, imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari e forestali, in forma singola o associata, di servizi per il turismo rurale e per la promozione di mestieri e attività artigianali, con un organico inferiore a 10 persone e con un fatturato totale di bilancio annuale non superiore a 2 milioni. Ciascuna forma di cooperazione dovrà essere costituita da almeno cinque soggetti, tra i quali almeno un’impresa del settore agricolo, agroalimentare o forestale, che svolgano attività coerenti con gli obiettivi e le finalità proprie della sottomisura 16.3 e che contribuiscano alle priorità della politica di sviluppo rurale”.
Per la provincia di Palermo, i comuni interessati sono Bisacquino, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi. Per la provincia di Agrigento, invece, le opportunità sono per Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cammarata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Raffadali, Realmonte, Ribera, Porto Empedocle, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Siculiana e Villafranca Sicula.
“Tra le spese ammissibili al finanziamento – continua Sciarabba – ci sono quelle dell’animazione del territorio e della condivisione delle conoscenze tra i soggetti del partenariato finalizzate ad approfondimenti conoscitivi e alla condivisione e definizione di azioni coordinate necessarie per rendere fattibile il progetto. E ancora, la predisposizione del progetto di cooperazione nel quale siano dettagliate le singole azioni progettuali e – conclude Sciarabba – nel caso in cui il progetto riguardi lo sviluppo e la commercializzazione del turismo rurale, sia riportato il programma di partecipazione ad eventi (ad esempio, fieristici, radiofonici, televisivi) nazionali ed esteri strettamente collegati alle finalità del progetto”.