Tornare ai grandi numeri del 2019 per i percorsi già strutturati e sostenere i cammini più giovani, come quello dedicato a San Bernardo da Corleone, proposto dal Comitato Animosa Civitas di Corleone e ideato da Pietro Di Miceli. Come? Lo spiega Angelo Palamenghi, Direttore GAL Sicani.
“Come Gal Sicani – dice Palamenghi – operiamo in 29 comuni che comprendono circa 149.000 abitanti che vanno dalla Costa Sicana fino ai Monti Sicani in due province, quella palermitana e quella agrigentina. E’ nostra intenzione strutturare, per i comuni di nostra competenza “Sulle Orme di san Bernardo – Cammini di fede, arte e natura” in collaborazione con l’associazione che gestisce il cammino. Con il medesimo approccio che abbiamo utilizzato per le francigene, interverremo su questo progetto. Grazie all’associazione, avremo tutto il percorso georeferenziato e finanzieremo una serie di interventi a regia Gal. Utilizzeremo lo stesso taglio già adottato per altri percorsi Gal, puntando dunque sul capitale umano, sui percorsi emozionali e di relazioni. Entro l’anno bandiremo la gara. Abbiamo già presentato la variante al nostro piano con le risorse aggiuntive, è in corso l’istruttoria e ritengo che non ci siano difficoltà”, conclude il Direttore Gal Sicani.
Appena qualche giorno fa, il Cammino di San Bernardo approdava a Milano per “Fa’ la cosa giusta”, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Un’occasione importante per presentare l’itinerario turistico religioso che, da Corleone va a Sciacca, si immerge nei Monti Sicani, arriva al mare e attraversa diversi comuni tra cui Campofiorito, Giuliana, Chiusa Sclafani, Palazzo Adriano, Burgio, Bivona, Caltabellotta. Questi territori, coinvolti dall’itinerario di San Bernardo, avranno nuove segnaletiche, stazioni di sosta, pali segnavia, viari.
“Sono rimasto affascinato da questo Cammino ed è importante inglobarlo nei nostri progetti. Il nostro è un lavoro sinergico che riguarda associazioni, comuni, imprese. Cerchiamo di proporre un’offerta territoriale strutturata, organizzata, sicura e declinabile a qualsiasi potenziale fruitore dal camminatore al turista di lusso, dalle scuole ai visitatori domenicali”, aggiunge Palamenghi.
In questi anni il Gal Sicani ha lavorato per sostenere e promuovere un turismo complementare e alternativo a quello tradizionale. La corrente programmazione ha come obiettivo quello di potenziare il Distretto Rurale di Qualità Sicani. In che modo? Puntando sulle specificità locali e mettendo in connessione soggetti che operano a vario titolo nel territorio: imprese, associazioni, enti pubblici. “Abbiamo puntato tutto sul fattore identitario dei Sicani ponendo come catalizzatore della nostra strategia, il capitale umano e il turismo delle relazioni che va ad unirsi all’altro aspetto, equamente importante, legato alle bellezze naturali”.
Un’ operazione di marketing territoriale molto complessa che racchiude diversi elementi: natura, musei, prodotti agricoli di qualità (carni e formaggi dei Monti Sicani, i pistacchi della Valle del Platani, le ciliegie di Chiusa Sclafani, la cipolla di Bisacquino, le fragoline e l’arancia D.O.P. di ribera, il pistacchio di Raffadali),manifestazioni legate alle tradizioni locali come che attraggono svariati flussi di turisti (ad esempio i diavoli di Prizzi o gli Archi di Pasqua di San Biagio Platani).
La sfida, non affatto semplice, è stata quella di connettere un territorio disconnesso dotandolo di strutture per l’accoglienza turistica e servizi, intercettando gli strumenti della programmazione tracciando così delle linee sul territorio, dei percorsi, dei cammini. “Nella precedente programmazione – continua Palamenghi – abbiamo finanziato 12 percorsi (ciclovie, ippovie percorsi relazionali, percorsi emozionali) che ci hanno permesso di tracciare la rete del sistema turistico locale. In questa nuova programmazione abbiamo deciso di intensificare e ridurre le maglie della rete e finanziare cammini e percorsi a livello comunale inventandoci le “Unità comunali funzionali del Distretto rurale di Qualità dei Sicani”. Si tratta di soggetti pubblici e privati che insieme organizzano un tassello comunale che noi andremo a incastonare in quello più ampio dei 29 comuni. Attraverso queste unità comunali, verranno finanziati dei progetti locali che hanno un peso fino a 140.000 euro che vedono come beneficiari associazioni senza scopo di lucro, comuni e partite Iva, che supportano queste unità comunali aderenti al distretto e prendono il marchio del distretto con tutte le sue regole. Fra sette mesi tutti e 29 comuni con la stessa segnaletica brandizzata e tra tutti questi interventi finanzieremo in ogni comune, quelli che strutturano i Cammini con segnaletica, pietre miliari, pali segnavia, stazioni di sosta.”
Il pellegrino insomma, non si perderà tra i Monti Sicani e, oltre alle app e gli strumenti satellitari, potrà contare su un approccio tradizionale. Avere una segnaletica fisica è sempre molto utile. Pensiamo a tutte le volte che la tecnologia, ci ha “abbandonato”, lasciandoci soli, con dispositivi scarichi o malfunzionanti!
Altro step fondamentale per il gal Sicani è la formazione. “A giorni – dice il Direttore del Gal Sicani – realizzeremo oltre 100 workshop per tutte le imprese dei 29 comuni per capire bene cosa significa far parte di un sistema locale con un approccio bottom-up, dal basso. Si tratta della strategia LEADER, dall’acronimo dal francese Liaison entre actions de développement de l’économie rurale (Collegamento tra azioni volte allo sviluppo delle economie rurali)”. Prevede che lo sviluppo dei territori e le comunità sia favorito tramite strategie di sviluppo locale elaborate e attuate da GAL (Gruppi di Azione Locale), cioè partenariati composti da rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati, con il compito di elaborare e attuare una strategia di sviluppo locale sulla base delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità del singolo territorio.
Infine, il terzo livello riguarda il finanziamento delle Reti di imprese. “Abbiamo intercettato – conclude Palamenghi – delle misure che finanzieranno le partite iva per creare sinergie, strutturare più pacchetti turistici nel territorio e promuoverli in ambito nazionale, regionale, europeo e internazionale. Mettiamo insieme imprese del territorio (4 reti per un totale di 250 mila euro a rete). Venti-trenta imprese dal mare alle montagne (Bisacquino, Giuliana, Siculiana, Aragona, Santa Elisabetta e San Biagio.” Platani).
“Il sostegno del Gal – dichiara Pietro Di Miceli ideatore del cammino «Sulle orme di San Bernardo. Cammini di fede, arte e natura» consentirà di migliorare l’infrastrutturazione del cammino che punta a valorizzare il nostro territorio con il suo stupendo paesaggio, le eccellenze culturali, le storie dei personaggi che hanno lasciato segni indelebili della loro presenza nei rispettivi territori ed ogni peculiarità che soltanto un turismo lento e sostenibile può assicurare. Un progetto nato dal basso grazie all’impegno e all’entusiasmo di un gruppo di appassionati professionisti che ha gratuitamente messo a disposizione del “Comitato Animosa Civitas” le proprie esperienze maturate dopo anni di lavoro nel turismo, nell’informatica e nelle progettazione di sistemi di sviluppo locale. Andiamo avanti così che faremo cose grandi!”