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Il rapporto 2023

Tutela dell’ambiente, Pagana: “Strategia è la parola chiave, ma serve anche formazione e responsabilità”

mercoledì 21 Febbraio 2024

Presentato oggi a Roma il Rapporto Ambiente 2023 Snpa (Sistema nazionale protezione ambiente) che fotografa lo stato si salute del Paese.

L’Italia sembra esser in linea con alcuni obiettivi Ue come: sviluppo sostenibile, produzione di energia da fonti rinnovabili; che evidenzia un lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM2,5; buoni risultati con l’agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi. Il Paese deve ancora affrontare alcune criticità come l’emissioni di gas serra, rifiuti urbani e speciali e l’inarrestabile consumo di suolo che preoccupa gli esperti.

Ad introdurre il Rapporto, dopo i saluti istituzionali del presidente Stefano La Porta e del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, è stato Vincenzo Infantino, direttore generale di Arpa Sicilia,  il quale ha evidenziato che: “Gli indicatori ambientali sono chiavi di lettura in grado di semplificare senza banalizzare la complessità ambientale. Inoltre, consentono a chi deve prendere delle decisioni di poterle prendere sulla base di queste conoscenze acquisite”.

La Regione Siciliana

Presente all’evento Elena Pagana, assessore regionale del Territorio e dell’ambiente, la quale, in primis, ha evidenziato che: “Tutela dell’ambiente significa tutela della salute. Curare l’ambiente significa prevenire rischi e malattie per i cittadini. Quindi le attività di Arpa Sicilia gravano anche sul fondo sanitario regionale, sul nostro sistema sanitario, e questo “problema contabile e amministrativo” è divenuto un principio scritto nero su bianco“.

La strategia

Elena Pagana

“La Regione con Arpa e l’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale, oltre a tutelare i siti interesse nazionale, a occuparsi delle bonifiche dei siti contaminati, a progettare il polo petrolchimico di Siracusa – prosegue -, sta lavorando sulla partecipazione attiva dei cittadini nella tutela dell’ambiente, come ad esempio, il progetto “Nose” sui miasmi avvertiti sul territorio”.

Arpa Sicilia e il dipartimento ambiente hanno tutte le professionalità che servono, oltre al supporto di Ispra, per affrontare le sfide ambientali, ma la parola chiave è “strategia”. Stiamo lavorando, infatti, alla Strategia regionale di sviluppo sostenibile, un documento che non è una bellissima dichiarazione di intenti ma un atto concreto – evidenzia l’assessore regionale –. Affronteremo quindi il tema dell’ambiente sotto diverse prospettive con un crono-programma proposto in giunta. Tratteremo i cambiamenti climatici, specie aliene, dove Arpa in Sicilia sta facendo un lavoro straordinario dandoci un contributo sul censimento delle specie e sulle misure di conservazione e tanto altro“.

“Per tutelare l’ambiente, però, oltre ad una strategia, ci siamo resi conto che serve formazione sui temi ambientali nelle istituzioni e nelle imprese, e che dietro la parola sostenibilità ci sta il principio di responsabilità e quindi l’essere presente oggi è importante per le generazioni future”, conclude.

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