Se Vladimir Putin non sara’ fermano in Ucraina, i prossimi nel suo mirino saranno i Paesi Baltici. E’ il monito lanciato dal vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis in un’intervista a Politico Europe.
“Se non sosteniamo l’Ucraina“, Putin “non si fermera’ in Ucraina” perche’ “e’ in una specie di stato d’animo aggressivo di guerra e sfortunatamente e’ probabile che questa aggressione continuera’ in altri Paesi”, ha detto l’ex primo ministro lettone cresciuto nell’Unione sovietica.
Il vicepresidente Ue ha spiegato di essere preoccupato per Lettonia, Estonia e Lituania a causa della “crescente retorica anti-baltica” portata avanti da Mosca, evidenziando che Putin “continuera’ le sue guerre aggressive“, fondate sulla strategia del “ricatto” e, per questo, “la pacificazione dell’aggressore non funziona e l’aggressore deve essere fermato con tutti i mezzi”.
Dombrovskis ha poi evocato nuove sanzioni contro la Russia anche in campo energetico. “Nulla dovrebbe essere lasciato fuori dalla discussione”, ha affermato, esortando a “fare di piu’, perche’ questa aggressione purtroppo non si ferma, quindi dovremmo trovare un modo, in un certo senso, per fermare la capacita’ di Putin di finanziare questa guerra“.