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Un collegio sicuro, mi viene in mente qualcosa

lunedì 22 Agosto 2022

Carissimi

Mio Zio Antonio aveva due figli maschi, Andrea che andava bene qualunque cosa facesse, anche a scuola seppur le circostanze lo portarono a non continuare gli studi e Giuseppe, detto Pippino ovviamente, che non ne voleva neanche a brodo come si dice dalle nostre parti e questa cosa credetemi lo faceva impazzire, poiché a differenza di Andrea con Pippino le aveva tentate tutte e lo aveva accontentato in ogni cosa senza porsi il vero problema: “Pippino non era cosa”. Non necessariamente cretino, ma quella cosa non era fatta per lui e allora disperato chiese consiglio a mio Zio Gabriele, sacerdote ma dopo tanto pudore………

Così approfittando un giorno della circostanza che in uno dei loro incontri zio Gabriele gli chiese: “Come va tuo figlio Pippino a scuola?

Da quell’istante si aprì come un contenitore pieno di storie, lamentele, e mortificazioni che portarono alla conclusione: “è uno sciccazzu ca cuda!

Zio Gabriele, ascoltò con costernazione e sentenzio: “Mettilo in un collegio! Vedrai che c’addrizzano la schiena e ce la farà anche lui. Ma deve essere un “collegio sicuro”, macari uno di parrini e se proprio non ce la dovesse fare, ma è impossibile, male che vada coltiverà la vocazione”.

Sento parlare di formazione delle liste per le elezioni alla Camera e al Senato e mi ritornano in mente i discorsi di zio Gabriele, “se Pippino non è cosa sua mettilo in un collegio sicuro”.

Penso, non è che sarà così anche in questo caso nel senso che se un candidato deputato, non è cosa sua (non riscontra il consenso della gente) lo si “rinchiuda in un collegio sicuro”?

Ditemi una cosa, quindi non esistono più i candidati e gli elettori?

Vado li e voto una accozzaglia di simboli che si chiama coalizione dove, mettiamo il caso che questa abbia 5 “partiti” all’interno, questi si divideranno le zone elettorali non in modo eguale ma in base al risultato riportato nell’elezione precedente, per cui uno va a votare nella sua città e non trova alcun uomo politico di riferimento del suo partito, ma dovendo fare vincere la coalizione voterà chiunque gli metteranno nel piatto.

Trovo terribile tutto ciò, ma è la legge elettorale e se tutto ciò andava bene quando i posti in parlamento erano il doppio, oggi che sono dimezzati vedete l’entusiasmo di chi è costretto ad occupare al secondo posto in lista?

A volte mi chiedo se è vero che la fiamma orgogliosamente difesa dalla Meloni è parimenti paragonabile ad una falce e martello scomparsa dai simboli come i “comunisti” sola ossessione dei sogni di Berlusconi.

Può essere che la narrazione che ci stanno facendo di questo paese non esiste più o meglio non è più rappresentata da coloro che si candidano per governarla?

Le prese di posizione dei militanti che rinunciano mi fa pensare molto.

Se Pierferdy e la Boldrini bocciati dai loro elettori la volta scorsa furono recuperati con alchimie e rinunce a tal punto che il primo candidato in tutto l’arco costituzionale fu proposto addirittura quale Presidente della Repubblica, allora mi sorge un dubbio, non capendo nulla di politica, ma capendo molto di sport e di competizioni, di regole, di rispetto ……. può essere che sono proprio i cattivi leader di partito che a furia di aver paura che questo paese possa andare per vocazione a destra, stanno spingendo a destra con tutte queste beghe e imbrogli, un paese che è nato e voleva morire democristiano? Un abbraccio, Epruno.

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