Un parcheggio da 132 posti nell’unico spazio libero da case sulla Costa Sud. Questo prevede una possibile variante di progetto al vaglio degli uffici del Comune di Palermo sull’area della Bandita. Come è noto, la zona di via Messina Marine sarà interessata da una serie di importanti cantieri: dal parco a Mare dello Sperone al nuovo porticciolo, passando per la bonifica del parco Libero Grassi e tanto altro. Interventi che dovranno dare una nuova fisionomia a questi sette chilometri di lungomare su cui si gioca il futuro della Costa Sud e della città.
Il sopralluogo della commissione Urbanistica
La commissione Urbanistica ha già effettuato un sopralluogo per valutare l’impatto delle modifiche, anche se non tutti sono convinti. Al momento, il progetto prevederebbe un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro. Somme che si aggiungeranno a quelle già stanziate per gli interventi già in programma. Il progetto di fattibilità tecnico-economica risale a febbraio 2024. Secondo la planimetria disponibile, nell’area di via Messina Marine dovrebbe essere realizzata una nuova pista ciclabile fra l’area in cui sorgerà il futuro parco a Mare e la zona di Acqua dei Corsari. A completare la riqualificazione urbana dell’asse del lungomare ci sarebbe anche un intervento per rifare i marciapiedi e il manto stradale nel tratto in questione. Il progetto prevederebbe inoltre la creazione di una piazzetta adibita ad uso pubblico nell’attuale ingresso del porticciolo della Bandita.
Un nuovo parcheggio alla Bandita
Nucleo centrale dell’intervento è però il futuro parcheggio. Una struttura che ospiterà 132 posti auto. Di questi, sette verrebbero riservati a persone dotate di contrassegno per disabili e sei ai possessori di auto elettriche, con la possibilità di ricaricare i propri mezzi attraverso apposite colonnine. Ma in commissione Urbanistica c’è chi fa notare la posizione attualmente prevista per la struttura, sollevando delle critiche. Secondo il progetto esistente, il parcheggio verrebbe posizionato alla destra del futuro porticciolo della Bandita, ovvero in una delle poche aree della Costa Sud al momento libera da edifici che ostruiscono la visuale del golfo di Palermo.
“L’ultimo progetto sulla riqualificazione della Costa Sud che è appena arrivato all’analisi della commissione, porta tanta delusione – evidenzia l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi -. Come può un progetto di riqualificazione ecosostenibile prevedere asfalto come protagonista assoluto? Stiamo lavorando per correggere un progetto sbagliato, espressione di una cultura sbagliata, perché un progetto verde abbia il verde, gli alberi, la sostenibilità ambientale come tema e come strumento“. Una situazione che andrà valutata con attenzione, alla luce degli importanti investimenti al momento stanziati per l’area fra il fiume Oreto e il parco Libero Grassi e nella prospettiva di attrarre futuri investitori nella Costa Sud di Palermo.