Fare gli studenti al tempo del coronavirus non deve essere di certo facile. Soprattutto se diversi uffici nevralgici per la carriera universitaria e professionale rimangono chiusi.
La logica dello smart working e delle restrizioni ha costretto diversi dipendenti a casa per mesi, con relativi disagi per l’utenza.
In particolare, gli uffici del reparto amministrativo dell’Universitá stanno riaprendo a singhiozzo, limitati dalle ferie. A pagarne il prezzo sono comunque gli iscritti all’ateneo.
Oggi vi raccontiamo la storia di K.J., un ragazzo laureato in ingegneria che lavora attualmente a Londra e che ha bisogno della certificazione per potersi iscrivere all’albo e continuare il suo percorso post-lauream.
LA STORIA
“Io ho provato a chiamare gli uffici della segreteria, ma è praticamente impossibile parlare con qualcuno. Verso giugno avevo mandato una mail all’indirizzo preposto, per chiedere quando sarebbe riaperta la segreteria. Mi è stato risposto che le tempistiche sono lunghe e che ancora non sanno quando sarà possibile ritirare la pergamena.
“Io ho pagato, ho fatto tutto ma gli uffici sono chiusi dal pre-lockdown. Io ho bisogno della pergamena di laurea per potermi iscrivere all’albo degli ingegnieri lì a Londra, in quanto la legislazione inglese prevede questo. E’ assurda una cosa del genere”.
Contattati telefonicamente, gli uffici della segreteria hanno confermato che attualmente i locali del centro pergamene sono ancora chiusi e di contattare via mail gli addetti per eventuali delucidazioni.