Un bilancio di tutto ciò che è stato fatto finora in tre anni: il rettore dell’Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri, eletto nel 2021, tira le somme sull’operato e sui progressi fatti dall’ateneo siciliano, tracciando le linee guida su quello che, invece, andrà fatto nei prossimi anni: “Sono stati tre anni molto intensi, tre anni che naturalmente hanno operato nel post-Covid, in cui abbiamo messo mano a tutti i rami dell’amministrazione”. Tre le aree strategiche di intervento: la didattica, la ricerca e la cosiddetta terza missione.
Sul fronte della didattica, si registra un incremento significativo del personale: “Il personale docente è aumentato di circa 140 unità, con un’attenzione particolare alla parità di genere”. Anche il personale tecnico-amministrativo è cresciuto, con 250 nuove assunzioni e progressioni di carriera ferme da anni: “Rappresentano una linfa nuova per i dipartimenti, che sono il vero motore operativo dell’università”.
Per quanto riguarda la ricerca, i numeri sono imponenti: “Il PNRR ha portato risorse per 196 milioni di euro, permettendoci di affrontare temi mai toccati prima e raggiungere una performance di spesa tra le più alte d’Italia”. Ma lo sguardo si volge oltre i soli finanziamenti pubblici: l’auspicio è quello di coinvolgere sempre di più le aziende private, creando valore per spingerle a investire sull’ateneo: “I fondi pubblici non bastano, puntiamo ai privati per investimenti maggiori e continue opportunità”.
La terza missione, che punta al dialogo con il mondo delle imprese, rappresenta una priorità per trattenere i giovani talenti in Sicilia: “L’obiettivo è trattenere a tutti i costi i ragazzi palermitani a casa loro, garantendo servizi eccellenti e concrete possibilità di lavoro”. Tra le innovazioni più rilevanti, l’attivazione di tirocini in azienda durante il percorso di laurea: “Oggi uno studente può fare un periodo di 4-6 mesi in un’azienda, ricevendo anche un piccolo stipendio proporzionale alla distanza dalla sede”.
L’offerta formativa è stata ripensata per essere sempre più adeguata alle esigenze del territorio: “A Trapani, in soli tre anni, abbiamo aggiunto 18 nuovi corsi di laurea, portando l’offerta totale a oltre 27 corsi innovativi, nati da esigenze lavorative specifiche”.
Un fiore all’occhiello è il Competence Center per l’innovazione: “Abbiamo realizzato il primo Competence Center palermitano, coinvolgendo cinque grandi aziende, che lavorano insieme per amplificare le idee progettuali degli studenti. Da un’idea di un dottorando o laureato magistrale, si può arrivare alla creazione di una startup e persino di un’azienda”. Il messaggio del rettore è chiaro: “L’Università non ti serve soltanto per trovare un posto di lavoro fisso, ma per fare impresa sul tuo cervello. Noi ti mettiamo a disposizione chi ti aiuta in questo percorso, anche a trovare finanziatori”.
Dal rettore arriva anche una rassicurazione sul completamento del polo didattico di via Archirafi, i cui lavori dovrebbero essere completati entro il 2025.