Il coordinatore provinciale della SNALS Giovanni Madonia Ferraro, commenta il difficile momento che sta attraversando il mondo dell’Università, con particolare riferimento all’ateneo di Palermo.
“La drammaticità della situazione italiana in questi tragici momenti di emergenza pandemica e di lockdown totale è ormai cosa nota a tutti in ogni angolo del globo. Si tratta di una crisi profonda che sta sconvolgendo questo Paese sino alle sue radici più profonde, al di là del punto di vista che si voglia scegliere per inquadrarla, sia sanitario, economico, sociale, psichico, individuale“, dichiara il coordinatore SNALS.
“Da quasi tutte le organizzazioni sindacali e dalla RSU è giunto al Rettore pro-tempore un coro di richieste di confronto per una gestione più condivisa possibile della cosiddetta Fase 2 di graduale uscita dal lockdown in cui tutti viviamo da mesi“.
“Ed è con sincero stupore che abbiamo appreso, dopo reiterate richieste, della convocazione della parte pubblica per lunedì 4 maggio prossimo delle O.O.S.S. per illustrare le linee guida della fase 2 alla presenza del Rettore che, dopo lunga, inspiegabile e irrispettosa assenza, ci avrebbe onorati della sua preziosa ed apprezzabile presenzialità“.
“La positiva sorpresa è, però, purtroppo, durata quanto un giro di giostra. Nel pomeriggio stesso di ieri è, infatti, apparsa sull’edizione web locale del quotidiano “La Repubblica” su “Coronavirus, università di Palermo verso la Fase 2: già 28mila gli esami online” un’intervista al Rettore in cui egli esplicitava le sue linee programmatiche in merito alla fase 2“, sottolinea Madonia Ferraro.
“Questo comportamento monocratico è la spia incontrovertibile della stima che il Rettore pro tempore nutre nei confronti degli organi collegiali, delle parti sociali e dell’intera comunità università trattati come un gregge da indirizzare a forza di comunicati stampa“.
“Essere il Rettore pro tempore della Università degli Studi di Palermo è un onore. E tale privilegio va rispettato, anche e soprattutto per osservanza della propria comunità composta da migliaia di persone, in carne ed ossa, che la rendono viva e grazie alle quali un Rettore può indossare l’ermellino e guardare al futuro, al termine di tale prestigioso mandato, con occhi carichi di una esperienza unica e di un bagaglio prezioso per altri passaggi“.
“Per tale ragione, rendiamo ragione ai nostri lavoratori e alla nostra comunità universitaria della nostra assenza al tavolo di confronto con la parte pubblica in materia di linee guida Fase 2 emergenza covid-19 e comunichiamo contestualmente al Rettore pro tempore la nostra indisponibilità a tale gestione delle relazioni sindacali“, chiosa Madonia Ferraro.