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Coppa Italia

Un’Ortigia a diesel vince al fotofinish il derby con il TeLiMar, Nuoto Catania ko

domenica 17 Settembre 2023

Il gruppo C si è rivelato più complesso del previsto. E’ una domenica di fuoco e fiamme alla Scuderi. La Nuoto Catania ha provato a rimanere aggrappata al risultato fino all’ultimo, piegandosi 12-14 nel finale alla Rari Nantes Salerno. Derby con tanto spettacolo e colpi di scena quello invece tra TeLiMar e Ortigia, terminato 9-11. I biancoverdi partono con il freno a mano, i palermitani schiacciando il piede sull’acceleratore. Dal +5 il club dell’Addaura, minuto dopo minuto, nonostante le tante opposizioni di Jurisic, si fa raggiungere e sorpassare, nel corso dell’ultima frazione, da un’Ortigia travolgente.

Dopo i primi match disputati ieri (Nuoto Catania-Ortigia e TeLiMar-Rari Nantes Salerno), proseguirà nel pomeriggio il lungo weekend del turno preliminare di Coppa Italia, per decretare le due squadre che andranno a disputare la Final Eight. Le vittorie in mattina di Salerno e Ortigia vedono quest’ultimi primi nel girone, a punteggio pieno, e certi della qualificazione alla fase successiva. Secondi, con 4 punti, i campani. Il TeLiMar, terzo con un punto, adesso ha una sola chance: battere i rossazzurri e sperare nella vittoria degli uomini di Piccardo.

TELIMAR-C.C. ORTIGIA

Match dai due volti. I primi due tempi sono del TeLiMar (4-2 e 3-1) mentre l’Ortigia si aggiudica, di peso, le ultime due frazioni (1-4 e 1-4). Il derby, dunque, non si smentisce mai e si conferma super infuocato.

L’Ortigia parte sottotono e spiazzato dalla partenza sprint del TeLiMar, subito avanti con le reti di Occhione e Hooper. Dopo il gol di Cupido i palermitani si riportano addirittura sul +3, con Giorgetti e la doppietta dell’americano. I biancoverdi limano i danni con capitan Napolitano.

Seconda frazione disastrosa per gli uomini di Piccardo e marchiata Occhione-Giliberti. I due imbastiscono la grande azione del 5-2: il numero 10, complice una marcatura discutibile e da rivedere, viene pescato sul palo e con maestria beffa Tempesti. Il classe 2002 cala persino il tris su rigore. Poi è Giliberti a trovare il +5. A chiudere la prima metà del match è Cassia che, dopo due traverse, trova finalmente la gioia del gol: 7-3.

Al rientro dall’intervallo lungo, il club dell’Addaura perde la lucidità e va in black out. Ad approfittarne è l’Ortigia. I siracusani riordinano le idee e chiudono con un parziale di 1-4, portandosi così sul -1. La rete di Occhione prova a ridare vita ad un TeLiMar ormai spento, dopo la carrellata di gol di Cupido, Inaba e Cassia.

Gli uomini di Baldineti peccano ancora di imprecisione. I biancoverdi ci credono fino alla fine e, a inizio della quarta e ultima frazione, acciuffano il pareggio con Condemi: 8-8. Dopo un botta e risposta tra Lo Dico e Inaba, sono Napolitano e Ferrero ad affondare l’allungo decisivo, siglando il definitivo 9-11. Per il TeLiMar resta il rammarico anche per le due traverse centrate da Giorgetti nel finale.

NUOTO CATANIA-RARI NANTES SALERNO

E’ una Nuoto Catania tosta ed energica quella vista contro la Rari Nantes Salerno. Gli etnei perdono 12-14 ma lanciano chiari segnali alle avversarie in campionato. Gli uomini di Dato, infatti, non saranno da sottovalutare e daranno sicuramente filo da torcere, considerando soprattutto i tanti nuovi innesti e i molti giovani, come i fratelli Marangolo e Muscat, che hanno già fatto intravedere notevole potenziale. Proprio il maltese oggi si è reso protagonista con tre reti e un paio di occasioni sprecate, compreso l’errore dai cinque metri.

I rossazzurri pagano a caro prezzo il -2 della prima frazione. Una partita nel complesso equilibrata e decisa da un calo di attenzione notevole alla fine dei primi 8 minuti di gioco. Gli etnei riescono poi a rimanere sempre aggrappati alla partita, chiudendo i restanti tempi in pareggio: 3-3, 4-4 e 3-3.

Anche nei momenti di maggiore difficoltà, quando i campani riescono persino ad allungare sul +4, la Nuoto Catania trova sempre il modo di riacciuffare il -1 senza però mai affondare nel modo giusto. Capitan Torrisi, Russo e Catania hanno certamente contribuito in maniera decisa per carattere e aggressività. La squadra di Dato, a parte errori e disattenzioni, deve fare i conti anche con la sfortuna. La Rari Nantes Salerno, oltre che ai propri meriti, deve molto alla traversa: almeno sei e due palloni appena sulla linea di porta.

Verso lo scadere degli ultimi 8 minuti i siciliani si riportano per l’ennesima volta sul -1. A far perdere le speranze è l’allungo dei salernitani, nuovamente sul +3. Murisic sigla il definitivo 12-14, ma ormai è troppo tardi. Per Dato ci sarà ancora molto da lavorare ma la strada intrapresa sembra quella giusta.

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