Il Comune di Taormina incarica un legale per intraprendere un’azione esecutiva di recupero crediti nei confronti di Novamusa, ex ente gestore del servizio di biglietteria del Teatro Antico per somme non versate a suo tempo dalla società. Con sentenza n. 596 emessa il 06/05/2014 dalla Corte dei Conti Sezione giurisdizionale per la Regione Sicilia, la Società Novamusa srl è stata condannata al pagamento in favore del Comune di Taormina al pagamento della somma di 965 mila 909,01 euro. La questione concerne i proventi del Teatro Antico, la cui quota del 30% mensile risulta spettante al Comune di Taormina. Novamusa ha poi proposto appello contro quella sentenza, innanzi alla Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale di Appello per la Regione Siciliana e con sentenza n. 236/A/2015 del 01/12/2015 venne dichiarato inammissibile il ricorso in appello, ed in virtù di ciò venne confermata la sentenza di primo grado. Lo scorso anno il Comune aveva incaricato per portare avanti la causa e quindi l’azione finalizzata al recupero delle somme, ma il professionista ha poi in seguito comunicato la rinuncia all’incarico e si è così reso necessario conferire un nuovo incarico per il recupero delle suddette “somme dovute dalla Novamusa al Comune di Taormina”.
Il sindaco Eligio Giardina, con apposita delibera di Giunta, è stato autorizzato dall’Amministrazione a proporre azione esecutiva di recupero del credito dinanzi al Tribunale di Roma. La casa municipale si è affidata per questa azione all’avvocato Fabio Pasquale Di Cara, professionista del Foro di Messina. Analoga azione potrebbe presto scattare, sempre da parte del Comune di Taormina, nei confronti della Regione Siciliana, per il mancato versamento di circa 3 milioni di euro per il 30% mensile dei proventi dei biglietti di ingresso al Teatro Antico a partire dal secondo semestre del 2014 sino ad ora, quindi anche da un periodo in cui non era più Novamusa ad occuparsi del servizio e quando cioè l’iter per la gestione degli introiti del Teatro è passata direttamente alla Regione Siciliana. Non si escluderebbe, in tal senso, che il Comune possa anche decidere di prevedere azioni di recupero tramite un pignoramento delle somme che vengono incassate adesso al Teatro Antico. Dopo ripetute rassicurazioni, che non hanno poi trovato adeguato riscontro, infatti dall’Assessorato ai Beni Culturali non sono più giunti segnali positivi al Comune di Taormina sulle richieste di versamento di quanto atteso dal Comune di Taormina.