Torna dal 18 al 22 luglio “Animaphix – International Animated Film Festival” che si svolgerà come sempre a Villa Cattolica – Museo Guttuso, a Bagheria.
Fari puntati sull’animazione internazionale e la contaminazione tra le arti per la quarta edizione del Festival che proporrà 67 film selezionati tra concorso e fuori concorso, provenienti da 13 Paesi di tutto il mondo.
Un’occasione unica per poter ammirare cortometraggi visionari, brevi film surreali, onirici, irriverenti, astratti che si rifanno alle prime sperimentazione del cinema delle origini, capaci di affrontare le delicate tematiche sociali di varia natura.
Cuore di Animaphix sarà il programma competitivo che propone 22 cortometraggi di produzione internazionale, di cui 12 saranno presentati per la prima volta in Italia.
Arrivano dalla Francia e sono da poco passati ad Annecy 2018 “La Chutedi Boris Labbé“, che prende spunto dai dipinti di Jerome Bosch e dall’Inferno di Dante; e “Love he Said” di Inès Sedan, film ibrido tra il poema visivo e il documentario, tra il mondo surreale e la realtà, che invita lo spettatore a immergersi nell’anima di uno scrittore di protesta, cinico e volgare, come Charles Bukowski.
E poi ancora “Cyclists” (2018) del croato Veljko Popovic, commedia ispirata all’arte di Vasko Lipovac, che con colori vivaci e un tocco erotico cattura lo spirito di una piccola città mediterranea; “Mermaids and Rhinos” di Viktoria Traub (Ungheria, 2017), storia di Matilda, una ragazzina di otto anni la cui vita è segnata da visioni surreali che legano la sua famiglia a personaggi grotteschi e bizzarri in un’atmosfera di malinconia, desiderio, passione e tristezza; e lo svizzero “Travelogue Tel Aviv” di Samuel Patthey (2017), film autobiografico, un taccuino empatico.
In concorso anche l’italiano “Mercurio” (2018) di Michele Bernardi, film che ci riporta indietro nel periodo della dittatura fascista; dall’Estonia invece arrivano “Don’t Wake” di Evgeniia Golikova, film sull’annullamento della personalità e dell’essere uomo dopo avere trascorso la maggior parte della vita in carcere, e “Booth” di Ottomar Sukko, che rappresenta ironicamente la constatazione di come gli uomini si lascino facilmente abbindolare dalle (false) apparenze.
Polacco è “Strange Case” di Zbigniew Czapla, viaggio surreale della coscienza; canadesi, infine, “Emanation- A Visual Poem” di Patrick Jankins (2018), film astratto sul ciclo implacabile della vita tra crescita e decadenza e “Out of Touch” di Arash Akhgari (2018), che esplora la condizione dell’uomo in cerca di una via d’uscita al di là della routine quotidiana.
In collaborazione con il festival O!pla di Cracovia sarà presentata, in anteprima italiana, anche una selezione di corti contemporanei curata del direttore artistico Piotr Kardas.
La quarta edizione, fra mostre ed eventi collaterali, sarà anche una lente di ingrandimento sulla Polonia attraverso un focus sull’animazione e l’omaggio a Hugh Welchman e Dorota Kobiela, autori dell’acclamato “Loving Vincent“.
Entrambi daranno il via alle proiezioni in programma durante i cinque giorni di festival e incontreranno il pubblico per una “speciale carta bianca”.
Prima della proiezione di “Loving Vincent“, sarà presentata la performance live “Of Shadows and Lights“, uno spettacolo dove ombre e luci si intrecciano con la calda voce di Fabrizio Cammarata, l’animazione di Valentina Lo Duca e la danza contemporanea di Giovanna Amarù.
Nella stessa serata, a partire dalle 23, Cammarata si esibirà in un concerto live; giovedì 19, alle ore 22, sarà invece proposto “Der Trämer” (Il Sognatore) di Erta Ale / CZM, un progetto di storytelling multimediale, organizzato in collaborazione con il Goethe-Institut Palermo. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della manifestazione.