“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la presentazione all’Ars di un disegno di legge sulla stabilizzazione dei lavoratori Asu. Un testo che va incontro alle nostre richieste e a quelle degli altri sindacati che hanno firmato la proposta da noi già presentata all’Assessorato al lavoro”. Lo dicono Vito Sardo e Mario Mingrino del Csa Dipartimento Asu Sicilia.
“Il ddl – aggiungono – ha il merito di parlamentarizzare la vertenza dando una risposta concreta a tutti i 5.000 Asu interessati. Dopo quasi 20 anni di lavoro in enti pubblici e privati ci aspettiamo che le istituzioni diano finalmente attuazione al loro diritto alla stabilizzazione più volte sancito in diverse leggi regionali”.
“Ringraziamo il primo firmatario del provvedimento – concludono Sardo e Mingrino – l’onorevole Calderone, gli onorevoli Cannata e Lo Curto che seguono la vicenda da tempo e tutti gli altri deputati che hanno sottoscritto il testo, per l’attenzione e la sensibilità mostrata. Ci aspettiamo che l’Assemblea lo calendarizzi al più presto per risolvere finalmente la questione in modo definitivo”.
Tommaso Calderone, del gruppo parlamentare di Forza Italia, primo firmatario del ddl spiega: “Un disegno di legge che coniuga diverse esigenze, a cominciare da quella che garantisce al lavoratore precario un traghettamento verso la pensione. È inoltre previsto un contributo interessante per i lavoratori che non hanno più particolare interesse alla stabilizzazione, garantendo alla Regione una notevole economia di spesa, con la garanzia di un contributo fino al 2038, come già fatto per altre categorie e come richiesto da molti Enti utilizzatori.
Con tale normativa inoltre – continua – i datori di lavoro assicureranno l’occupazione con contratti a tempo indeterminato, anche parziali non inferiori a 18 ore settimanali, con un compenso netto non inferiore a quello percepito in qualità di lavoratore socialmente utile. Il percorso non sarà breve e sarà complicato, ma c’è fiducia e volontà per garantire un futuro a coloro i quali vivono una difficile condizione lavorativa”.