Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ha inviato al presidente della Regione, Nello Musumeci, una nota per evidenziare la situazione a dir poco preoccupante del Teatro Antico, anche in questa estate “invaso” da tanti spettacoli e troppe serate che mettono sotto stress la città (ben 52) portando un enorme carico di presenze in una Taormina già piena di turisti. Bolognari invita Musumeci a Taormina e chiede un confronto per arrivare ad una soluzione condivisa che possa risolvere l’emergenza e che scongiuri il ripetersi della situazione nel 2019.
“Onorevole Presidente – scrive Bolognari – mi farebbe piacere averla ospite a Taormina nella data che lei vorrà scegliere. Intendo qui invece rappresentarle un problema, che va affrontato subito, senza attendere la ripresa autunnale. Si tratta dell’uso del Teatro Antico. Da alcuni anni si è creata una procedura di distribuzione delle date di realizzazione degli spettacoli che ha portato quest’anno a una esagerata quantità di serate interessate: più di 50.
Oltre allo stress subito dal monumento, che non è di mia competenza, l’intera città sta subendo un carico di visitatori, veicoli e operatori a vario titolo incompatibile con le nostre strutture e i nostri mezzi. In un periodo di grande afflusso di turisti si aggiunge un ulteriore carico di spettatori, i quali solo raramente alloggiano in alberghi del posto. Taormina non può sopportare questo carico e chiede con fermezza che il 2019 venga programmato su principi e con criteri totalmente diversi”.
“La Città – continua Bolognari – va rispettata, per ciò che è e che può dare. Il cartellone è confuso, incoerente, senza alcuna linea culturale. Spettacoli di musica lirica accanto al cabaret; il cinema diviso in tre differenti contenitori, gestiti da soggetti diversi e addirittura concorrenti; il teatro affondato in un mare di concerti di qualsiasi tipo, senza scelte comprensibili; serate dedicate a premiazioni di tutto, dalla moda al cinema; inutili passerelle di aziende produttrici di beni in cerca di pubblicità, forse incompatibili con il luogo.
Questa improbabile offerta è accompagnata da richieste continue di erogazione di servizi che il Comune dovrebbe, nella assurda pretesa dei privati, erogare gratis, dalla biglietteria agli spazi per la vendita del merchandising, dai parcheggi agli spazi pubblici. Taormina non ha avuto nessun ruolo nella scelta degli spettacoli, e del Teatro Antico, e di conseguenza della Regione, dove sembra che ormai chiunque abbia diritto di entrare per raggiungere i propri scopi economici o commerciali. Tra l’altro, pagando canoni ridicoli, se paragonati al potenziale incasso”.
“Chiedo – evidenzia il sindaco – che nel 2019 sia ridotta la quantità assoluta di serate affidate ai privati, magari dando maggiore responsabilità alla Fondazione TaoArte Sicilia, e che sia elevata la qualità degli spettacoli, con criteri di selezione più rigorosi e culturalmente motivati. La Fondazione potrebbe forse garantire questo aspetto. La Prefettura e le Forze dell’ordine conoscono le carenze di personale della Polizia Municipale di Taormina, che consentono quest’anno di dare risposte adeguate ai problemi della viabilità nelle serate degli spettacoli; sono anche a conoscenza della mia intenzione di impedire nel 2019 l’ingresso di più veicoli di quelli che le nostre infrastrutture possono accogliere”. “Abbiamo il dovere – conclude il sindaco – di tutelare i turisti che fruiscono delle strutture ricettive locali e delle aziende di ristorazione che lavorano per incrementare il reddito e difendere l’occupazione. In mancanza di risposte positive da parte dei responsabili della programmazione degli spettacoli nella stagione 2019, il Comune sarà costretto ad assumere unilaterali decisioni, drastiche e sicuramente criticabili, ma necessarie per impedire il ripetersi di esperienze negative. La prego di sposare questo nostro appello alla ragionevolezza e affermare principi di ordine e decoro per salvare l’immagine della capitale del turismo siciliano”.