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Incubo sulla A18: casello di Taormina out in entrambe le direzioni, esplode la protesta

martedì 13 Novembre 2018
casello A18 di Taormina

Risveglio da incubo per gli utenti dell’autostrada Messina-Catania.

Dopo il primo stop già in atto dal 15 ottobre scorso, adesso casello A18 di Spisone, a Taormina, chiuso in entrambe le direzioni ed esplode la protesta degli utenti per le lunghe code ora in atto in entrambe le direzioni di transito, sia per chi si muove da Taormina verso Giardini e Trappitello, sia quindi per chi da Trappitello e Giardini prova a raggiungere Taormina centro.

Dalla chiusura parziale allo stop complessivo, aumentano i disagi e sale il termometro della rabbia.

Italo Mennella
Italo Mennella

“È assurdo che la gente debba andare a finire addirittura a Roccalumera o altrimenti doversi immettere nelle code infernali della strada statale – afferma il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Italo Mennella -. Queste cose non avvengono nemmeno nei Paesi del Terzo Mondo, non si danno nemmeno le dovute e adeguate comunicazioni e segnalazioni di quanto sta accadendo. C’è una mancanza di rispetto assoluta e del tutto inaccettabile verso l’utenza. Ma che modo di fare è questo? Stiamo assistendo ad un qualcosa che non può essere definito diversamente che con una parola: vergogna. Altrettanto evidente è che il Comune di Taormina doveva opporsi con convinzione, in modo determinato, a questa chiusura del casello A18 disposta già nel periodo di ottobre-novembre. I lavori potevano essere fatti benissimo anche a partire da gennaio, dopo l’Epifania. Non sarebbe stata la fine del mondo. Ancora una volta sono gli altri che decidono per noi e per questo territorio, e questo non va bene e non può essere consentito”. 

“Nelle riunioni tenutesi in Prefettura – continua Mennella – il Comune di Taormina poteva e doveva farsi valere e imporre la propria linea che è quella della principale meta turistica siciliana, ed è quella più in generale di Comune di riferimento di tutto il primo polo turistico dell’isola. Le opere in atto vanno certamente eseguite ed è un bene che vengano fatte, tanto più se vi è un problema di infiltrazioni idriche ed anche dovendo evidenziare che stiamo vedendo una pulitura del verde che non si vedeva da decenni. Ma, in qualsiasi caso, bisognava posticipare di due mesi l’avvio del cantiere, e invece adesso stiamo assistendo ad un caos inaccettabile. E soprattutto per chi si muove da Trappitello non c’è stata un’adeguata comunicazione di questi ulteriori lavori. Eppure Trappitello, sino a prova contraria, è Comune di Taormina e i cittadini di Trappitello pagano le tasse esattamente come tutti gli altri residenti di questa città”.

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