Vivian Oriakhi si era nascosta al Cara di Mineo per paura di essere arrestata. Sarebbe lei ad aver organizzato una tratta di giovani donne minorenni da avviare alla prostituzione.
Per questa ragione la donna nigeriana di 34 anni è stata fermata dagli agenti della polizia di Stato perché gravemente indiziata del delitto di tratta di persone, Vivian non avrebbe agito da sola ma avrebbe costruito il suo piccolo racket in concorso con stranieri ancora non meglio identificati.
La Oriakhi è accusata di avere reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato una connazionale minorenne per costringerla o indurla ad esercitare la prostituzione, esponendola ad un grave pericolo per la vita e l’integrità fisica ed al fine di sfruttarne la prostituzione.
Le indagini sono partite grazie alla denuncia di una cittadina nigeriana minorenne, giunta in Italia a seguito di un viaggio clandestino via mare. La ragazzina, reclutata nel paese di origine, sottoposta a rituali magico esoterici per vincolarla all’osservanza, sarebbe stata condotta dalla Nigeria sino alla Libia, e qui piazzata in “connection houses” sorvegliata da persone armate e, quindi, fatta imbarcare su un gommone insieme ad altri 120 migranti.
La Oriakhi è stata rintracciata presso il Cara di Mineo, nel catanese, dove si era introdotta di nascosto, dopo essere fuggita dalla località in cui dimorava temendo di essere ricercata.