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Dalla Nigeria ai marciapiedi di Catania, la schiava si ribella e fa arrestare il capo del racket

giovedì 22 Dicembre 2016

E’ stata una giovane vittima, introdotta nel circuito della prostituzione attraverso riti voodoo, a consentire alla polizia di procedere al fermo di Victor Osayande, 37 anni, originario della Nigeria, accusato del reato di tratta e commercio di schiavi. La ragazza, anche lei nigeriana, era sbarcata al porto di Augusta a metà del mese di novembre, al termine di un’operazione di soccorso nel Mediteranneo.

La giovane ha raccontato agli investigatori di avere conosciuto in Nigeria l’indagato, che le aveva rivolto l’invito a raggiungere l’Europa. Lei, costretta dalle condizioni di estrema povertà, ha accettato la proposta e assunto un cospicuo debito nei confronti dell’uomo, pari a circa 25 mila euro, debito che avrebbe dovuto ripagare prostituendosi. Quindi, dopo essere stata sottoposta a riti voodoo per vincolarla all’ubbidienza nei confronti dell’indagato e soggiogarla psicologicamente, ha iniziato il viaggio dalla Nigeria alla Libia, costretta a permanere presso “connection houses” sorvegliata da soggetti armati sino alla partenza via mare verso le coste siciliane.

Le indagini hanno consentito di acquisire elementi significativi di responsabilità a carico dell’indagato, dimorante nel milanese. Il nigeriano, avuta certezza dell’arrivo in Italia della giovane vittima e dopo essere riuscito a contattarla presso la struttura di accoglienza in cui era ospitato, avrebbe dato incarico ad un connazionale di “prelevarla”, ospitarla e condurla da lui. Ma l’incaricato è stato bloccato e arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa, che sono riusciti ad intervenire proprio mentre stava per prendere in consegna la giovane, destinata alla prostituzione su strada. Le successive indagini hanno poi consentito di arrestare, ieri, Victor Osayande. Lo straniero è stato trovato in possesso di numerosi telefoni cellulari, di diverse carte di credito prepagate, di diversi documenti relativi ad altri cittadini nigeriani di sesso maschile e femminile. L’indagato si trova adesso detenuto presso la casa circondariale di Busto Arsizio. Con l’esecuzione del provvedimento di fermo nei confronti di Victor Osayande, la Procura Distrettuale di Catania conferma ancora una volta la centralita’ dell’obiettivo della repressione del fenomeno del traffico di esseri umani: “nell’anno 2016 sono stati 34 gli individui destinatari di misura cautelare richiesta da questo Ufficio per il delitto di tratta commesso in danno di numerose cittadine nigeriane, in massima parte minorenni“, fanno sapere gli inquirenti.

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