Da Rimini il segretario del Pd palermitano, Carmelo Miceli, parla del suo partito e delle elezioni amministrative della sua città, in seguito alla presentazione della candidatura di Leoluca Orlando, appoggiato da una parte del Pd. “Immaginare di chiudere un accordo di centrosinistra nella quinta città d’Italia, capoluogo di Sicilia, senza simbolo mi pare troppo”, queste erano state le dichiarazioni di qualche giorno fa alle quali ha aggiunto adesso di aver preso la decisione di convocare la direzione provinciale del Partito Democratico il prossimo sabato 4 febbraio.
“Ambizione e visione del futuro sono state le parole chiave di ‘Energia locale’, l’assemblea nazionale degli amministratori locali. Uno schema che abbiamo il dovere di applicare anche a Palermo”. Orlando si è tirato fuori da ogni etichetta partitica, rilanciando comunque un sfida al Pd locale. Ma Miceli non ci sta e non intende rinunciare al simbolo.
“Le prossime elezioni amministrative saranno un passaggio fondamentale per la ricostruzione di un fronte largo, moderato e riformista, collegiale e alternativo alla destra e al populismo. Un progetto politico più grande – conclude Miceli – che ha l’ambizione di fare di Palermo la nuova capitale dell’euromediterraneo, mettendo a rete le migliori forze della città con quelle di un governo centrale che, anche con il Patto per Palermo, ha dimostrato di avere a cuore le nostre sorti”.