Non ci saranno gare d’appalto per i lavori del G7 di Taormina, ma soltanto procedure negoziate per assegnare appalti, forniture e servizi necessari in vista dell’evento che in primavera chiamerà nella suggestiva cittadina siciliana i rappresentanti di governo delle prime sette potenze economiche del mondo. E’ quanto previsto dal disegno di legge di conversione del Decreto Mezzogiorno approvato ieri sera dal Senato. Il testo precisa che per i singoli interventi dovranno essere indicate le ragioni di urgenza e della necessità di derogare alle procedure ordinarie di affidamento.
Bisogna realizzare le opere in tempi record. Il vertice, infatti, si terrà il 26 e 27 maggio prossimi. Mancano poco più di due mesi. Un arco temporale davvero ristretto. Il rischio è di non riuscire a completare neanche le opere indispensabili.
Per questo il governo, oltre a prevedere una serie di misure volte a semplificare le lunghe procedure burocratiche, ha nominato un commissario straordinario, Riccardo Carpino, con il compito di sovrintendere tutta la macchina organizzativa, proprio come è stato fatto con la nomina di Sala all’Expo di Milano. Ma Carpino ha affermato la sua intenzione di non voler ricorrere alle deroghe. I tempi, ha detto “angosciano tutti, me per primo. Ma, per quanto riguarda le deroghe, sin dall’inizio ho fatto un ragionamento chiaro, tanto è vero che non utilizzerò la norma dell’articolo 7 del decreto legge 243, e quindi si faranno tutte procedure rigorosamente ordinarie”.
Una volontà che si scontra con lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri. Il sindaco della “Perla del Mediterraneo”, Elio Giardina, ha più volte sollevato la questione. A partire dalla costruzione delle due elipiste per le quali proprio ieri si è svolta una conferenza di servizi presso la Prefettura di Messina. “Il problema delle elipiste – ha spiegato – si è chiuso con una determinazione favorevole a entrambe come elisuperfici temporanee; c’è l’aspirazione da parte del Comune di trasformarne poi una in definitiva, ma è un’aspirazione che fa i conti con i tempi che abbiamo. Intanto si parte così, poi una volta che si risolveranno tutte le tematiche, ci sarà un’istruttoria, ci saranno le autorizzazioni e, se ci saranno le condizioni, si potranno trasformare in definitive”.
Oggi si dovrebbe tenere un’altra conferenza di servizi per il rifacimento del manto di alcune strade comunali e della strada provinciale che va da Capo Taormina a Taormina. Si tratta in tutto di circa 10 chilometri. C’è poi la necessità di migliorare il tratto Catania-Taormina. A tal proposito il commissario Carpino ha avviato un’interlocuzione con il Consorzio autostrade siciliane per stilare un accordo di collaborazione che consentirebbe di realizzare gli interventi in modo tempestivo.
Il “vero problema” per Carpino è il Palazzo dei Congressi, dove si terranno gli incontri del vertice. La struttura, spiega, “non ha il certificato prevenzione incendi dal 2013 e richiede molte ristrutturazioni. Ho fatto un sopralluogo molto lungo. È un problema sul quale stiamo cercando qualunque soluzione possibile”.
“Le preoccupazioni – ha concluso – sono per tutto. Stiamo parlando di un grande evento per la prima volta affrontato senza deroghe e con disciplina ordinaria. La scommessa è fare normalmente quello per cui ci vuole molto più tempo”.