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Zoggia (Mdp) in conferenza all’Ars: “In Italia e in Europa c’è bisogno di sinistra”

giovedì 9 Marzo 2017

Davide Zoggia interviene all’Ars di Palermo, in conferenza stampa, per lanciare la campagna costituente del nuovo Movimento Democratico e Progressista (Mdp), che vede al suo interno gente del calibro di D’Alema, Speranza, Bersani ed Epifani. Zoggia non manca di tirare frecciate al Partito Democratico e a Renzi, imputato come il vero ‘fautore’ della scissione.”Renzi, Il Pd e la maggioranza credo abbiano un disegno chiaro: collocare il Pd su un terreno politicamente indistinto. Si diceva che ormai destra e sinistra non hanno molte differenze e il modo di agire di questi anni è stato improntato con certo qualunquismo che dal Pd non mi sarei atteso. Si poteva fare una riforma del lavoro – ha detto – ma senza togliere i diritti. Ha risposto a un esigenza che si rompeva col passato. Io penso che nel Paese e in Europa ci sia bisogno di sinistra perché le esigenze di chi sta peggio a livello europeo la sinistra non le sta interpretando; le stanno interpretando le forze sovraniste, le destre che hanno forme diverse in Francia, Italia e in altri Paesi. Se la sinistra non fa il proprio mestiere le risposte chi ha problemi le va a cercare da altra parte. Io penso che non sia più il tempo del Blaierismo, del riformismo fine a se stesso. E’ tempo di prendere decisioni, credo che ci sia la forza non solo di essere all’opposizione ma di governare il Paese; se c’è una convinzione in questo senso anche attraverso i provvedimenti parlamentari, il lavoro nel territorio, nella scelta per le amministrative e le regionali. D’altronde Enrico Rossi dice le stesse cose e governa Toscana: non trovo contraddizioni tra un programma più radicale e il governo e l’Italia”.

‘Noi non possiamo essere indifferentemente quelli di Marchionne e quelli degli operai. Bisogna schierarsi, forse quello che è mancato nell’incontro di varie culture non si è chiarito questo aspetto e poi io ci metto la non capacità di Renzi di tenere insieme mondi diversi. Il Pd è diventato un votificio, il partito è diviso per bande o fai parte di una corrente o sei messo ai margini. Questo è cominciato tempo fa, andava rotto questo schema”.

La stoccata all’ex premier va ancora più a fondo. “Penso che il PD sia irriformabile: se vince Renzi potrà mai dire che ha sbagliato? Che la riforma del lavoro e quella della scuola non andavano bene e che sulla riforma costituzionale ha sbagliato? Non lo dirà. Se dovesse vincere un altro candidato i renziani staranno nel PD? No”.

“Avevamo chiesto – ha detto – una conferenza programmatica perché se ci sono delle posizioni diametralmente opposte si deve fare una cornice in cui ci ritroviamo tutti”.

Il Mdp dovrebbe incrociare il lavoro di Pisapia con Campo progressista per raccogliere un opzione che “mi auguro sia pure di Governo. Credo a un centrosinistra di governo – ha concluso – un centrosinistra di testimonianza non ti fa fare quel salto di qualità, non vogliamo chiuderci in una sinistra che può avere il 7- 8% ma per un centrosinistra che provi a governare il Paese. Nelle curve in cui dovevamo marcare il centrosinistra e la sinistra non siamo stati in grado di dare delle risposte. Questo credo che sia l’elemento vero”. 

“Non ho detto che non faremo alleanze col Pd. Per quanto riguarda le regionali bisognerà aspettare. Non mi risulta che Crocetta si sia ricandidato, né se si faranno le primarie. Anche nei governi regionali serve un cambio di passo rispetto a quanto accaduto finora. Per i meccanismi elettorali che ci sono se vuoi governare nelle Regioni deve trovare delle alleanze che non si fanno con somme algebriche ma in base alle politiche da perseguire. Prima definire alleanze e candidature – ha aggiunto – credo che bisognerà concentrarsi sui temi e recuperare il dialogo con i corpi intermedi”. E riferendosi allre regionali di 5 anni fa e all’elezione di Rosario Crocetta alla carica di governatore in Sicilia, Zoggia ha detto: “Cinque anni fa ho seguito la campagna elettorale di Crocetta, il titolo della sua campagna era la ‘Rivoluzione’, non so se se è avvenuta. Credo che le rivoluzioni sia complicato farle. Nel 2012 abbiamo vinto in Sicilia – ha sottolineato – per il concatenarsi di una serie di fattori, la candidatura di Crocetta nel 2012 aveva una ragion d’essere diversa, c’era una speranza. Crocetta in qualche modo ha intercettati un pezzo di elettorato dei 5stelle, ma le condizioni di allora non ci sono più. I grillini sono più forti; il centrodestra non credo che farà errori del 2012. Il tema è il centrosinistra. Si devono mettere tutti a disposizione, se dovessimo rilevare che la candidatura di Crocetta non è più opportuna per rivincere le elezioni – ha detto – Ci sono stati 5 o 6 rimpasti pesanti e aldilà di questo le cose da mettere in fila sono tante. Chiediamo al Pd e a Crocetta e al centrosinistra di fare uno sforzo per stare in questo campo e comincerei anche presto”.

Poi parlando delle amministrative a Palermo e al sostegno di Mdp all’uscente Leoluca Orlando, Zoggia ha detto: “L’approccio del nostro Movimento su Palermo è molto intelligente, con Orlando abbiamo avuto delle discussioni, ma prendiamo atto che c’è stato un lavoro, Una scelta netta di programma e di progetto: mi pare un segno distintivo del modo in cui il nostro movimento vuole comportarsi nei territori”.

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