Viaggiare lungo le autostrade siciliane è ormai diventato un pericolo costante, una minaccia per la vita e l’incolumità delle persone. L’indecoroso copione della sicurezza che latita è una storia che riguarda la A18 Messina-Catania e chi pensava che il G7 di Taormina avrebbe portato una svolta dovrà mettersi il cuore in pace e realizzare di aver preso decisamente un abbaglio. Il sogno di un importante maquillage lungo le buche della A18, di fatto, è già tramontato. In vista del G7 è stato ufficialmente deciso di riparare tutta la tratta Catania-Taormina e lasciare fuori dagli interventi la Taormina-Messina. Lo si sapeva, lo si ipotizzava, ora questo scenario è realtà. Verrà attenzionato soltanto il versante che collega la Perla dello Ionio con l’Aeroporto etneo. Tutto il resto è “game over”.
Ecco i provvedimenti adottati nelle scorse ore a seguito dell’incontro tra il commissario straordinario per il G7 Riccardo Carpino e l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio. Erano presenti alla riunione anche i vertici del Consorzio autostrade siciliane, ente che rimane al centro di aspre critiche degli utenti che ogni giorno percorrono la A18 e che nei mesi recenti hanno anche creato un gruppo facebook di protesta (“A18 e A20 le autostrade siciliane della vergogna”) al quale si sono iscritte diverse migliaia di persone. Ed ecco in dettaglio quanto è stato posto in agenda per i lavori, cantieri da 8 milioni di euro.
Si effettueranno, intanto, opere di ripristino della pavimentazione in corrispondenza della barriera di San Gregorio e degli svincoli di Acireale e Giarre dell’autostrada Messina-Catania, per 1.287.000 euro; lavori di ripristino di tratti saltuari di pavimentazione dell’autostrada A18 nella tratta compresa tra la barriera di San Gregorio e lo svincolo di Taormina, entrambe le direzioni, per 1.293.500 euro; ripristino della funzionalità idraulica, pulizia delle gallerie ricadenti nella tratta Taormina-Giardini Naxos dell’autostrada A/18 Messina-Catania, 945.000 euro; manutenzione delle opere in verde nella tratta Taormina- San Gregorio e relativi svincoli dell’autostrada per 586.000 euro.
Ed ancora: lavori di ripristino della segnaletica orizzontale e verticale nella tratta compresa tra la barriera di San Gregorio e lo svincolo di Taormina, entrambe le direzioni, 194.000 euro. Lavori di ripristino delle barriere incidentate nella tratta compresa tra la barriera di San Gregorio e lo svincolo di Taormina, entrambe le direzioni, 189.800 euro.
Lavori urgenti di ripristino della funzionalità idraulica all’interno delle gallerie tratta Messina-Taormina pista monte e valle, 600.000 euro. Lavori di manutenzione inerenti le opere in verde nella tratta Messina-Taormina e relativi svincoli, 320.000 euro. Manutenzione della segnaletica tra lo svincolo di Taormina e la barriera di Tremestieri, 193.800 euro. Lavori di ripristino delle barriere incidentate nella tratta compresa tra la barriera di Tremestieri e lo svincolo di Taormina, entrambe le direzioni, 192.000 euro. Lavori urgenti di manutenzione degli impianti elettrici delle gallerie e degli svincoli, 992.390 euro.
Tra venti giorni inizieranno i primi lavori, a ridosso del G7, che avrà luogo poi a maggio. Solo due o tre interventi sono stati posti, in buona sostanza, in programma lungo la tratta Taormina Messina, destinata a rimanere evidentemente una tratta da Terzo mondo. E chissà quando (e se) verrà sistemata la frana in atto all’altezza di Letojanni. Ma questa è un’altra storia, è il simbolo impietoso dell’autostrada della vergogna di cui avremo tempo e modo di occuparci con un apposito approfondimento.