Riunirsi per discutere ed elaborare strategie condivise per destagionalizzare Mondello: è stato questo l’obiettivo del primo OST (Open Space Tecnology) di ProMondello che sabato scorso ha visto seduti attorno ai tavoli di discussione, cittadini e amministratori interessati al futuro della borgata marinara palermitana.
Sin da subito si è capito che Mondello ha bisogno di un piano strategico di rilancio e che questo, deve necessariamente passare dalla destagionalizzazione. Perché Mondello è bella tutto l’anno, il clima permette attività in spiaggia già dalla primavera – quest’anno il primo lido della Mondello Italo Belga aprirà i battenti l’1 aprile (tempo permettendo) nel corso di una lunga giornata gratuita in cui si potranno scoprire le novità della prossima stagione – e il paese è delizioso. Ecco quindi che la destagionalizzazione deve per forza tenere in considerazione eventi e marketing – tra le proposte sul tavolo, un mercato del pesce nel weekend, ristorantini a km0 legati al territorio, manifestazioni sportive, visite guidate ed escursioni -, ma deve anche poter contare su servizi pubblici adeguati, fonti energetiche, pulizia e sicurezza. Insomma, ripensare Mondello ma senza piangersi addosso: la borgata è una responsabilità di tutti, pubblici e privati, abitanti e commercianti, cittadini ed amministratori. ProMondello è il processo partecipativo che parte dalla gente, nato su input della Mondello Italo Belga, che per prima ha investito sulla borgata, ma è un’idea condivisa. E ProMondello come primo intervento, ha proposto un questionario per individuare i punti deboli (e forti) della borgata.
Il sondaggio è ancora sui social, ma ci sono già i primi risultati: dalle prime risposte – finora 157 partecipanti, 74 uomini e 83 donne, soprattutto nella fascia di età che va dai 30 ai 49 anni (49%) e 15-29 anni (33%) seguiti da un 12% tra i 50 e i 64 anni; in maggioranza, liberi professionisti e studenti – si è compreso subito che una delle note dolenti di Mondello è la viabilità: il 59,4 % usa l’auto, il 19,4% la moto, il 7,1% i mezzi pubblici e lo stesso numero, la bici; e un 5,8% va a piedi. Quasi tutti (80,4%) dichiarano che preferirebbero un altro mezzo e che userebbero volentieri il tram (41,4%) o l’autobus (33,6%).
Sempre agli stessi, è stato chiesto di valutare l’attuale servizio di mezzi pubblici per Mondello: in una scala da 1 (pessimo) a 10 (ottimo), soltanto il 5% è sopra la sufficienza, il 19,9% lo valuta pessimo, e il 63,6% è su scala comunque negativa. Circa la metà degli intervistati pensa a che a Mondello ci sia un problema di inquinamento acustico (il 52,1% contro il 47,9%) e che uno dei problemi della borgata sia al sicurezza in spiaggia, nelle abitazioni, ma anche randagismo e singole aggressioni. Durante l’OST di ProMondello, si è parlato anche di cabine: il “no” è comune, ma si deve pensare al futuro.
“La scelta della Mondello Italo Belga di destinare storicamente quasi tutta la propria concessione, a cabine ha determinato un rallentamento nello sviluppo della borgata verso il turismo – spiega Giuseppe Castellucci –, ma è anche vero che è stata una conseguenza dell’irresistibile richiesta dei palermitani di quegli anni. Ma da dieci anni la spiaggia sta subendo una metamorfosi che sottolinea con maggiore forza l’inadeguatezza dei servizi a supporto di un profondo rilancio”.
Tra le altre idee sul tavolo, suggerimenti sul pesca turismo e su un collegamento via mare tra la Cala e Mondello; ma anche sentieri per escursionisti che magari tocchino meraviglie poco conosciute come la grotta Regina (di epoca punico-fenicia), le grotte dell’Addaura o le torri saracene.
*Foto realizzate da Mario Cucina e inviate alla pagina FB di Mondellomare.