In una terra in cui solo il 30% del vino prodotto viene imbottigliato per raggiungere gli scaffali dei negozi nazionali ed internazionali, mentre il 70% viene svenduto sfuso a circa 30 centesimi al litro, c’è chi ha pensato bene di provare a vendere il “nettare degli Dei” in Lituania.
Ne parliamo con Giovanni Callea, responsabile di Ragauk Sicilija. Un progetto di marketing calibrato su una nazione di piccole dimensioni e con una popolazione di circa 3 milioni di abitanti. Il contesto ideale per avviare un progetto pilota passando dalle parole ai fatti. Perché, come dice Giovanni, “noi siciliani siamo sempre molto bravi a parlare, sappiamo cosa fare in teoria ma quando si tratta di praticarla evitiamo di metterci in gioco”.
I risultati sono molto promettenti e dimostrano che quello del vino è un mercato interessante nel quale la Sicilia può conquistare davvero un ruolo di leadership in Europa, “ma solo – sottolinea Callea – se riuscirà ad inserirsi nella cornice più ampia del marketing del territorio”.