Una borgata ridisegnata: con aree pedonali, in cui circolare con navette o bici; con parcheggi da raggiungere facilmente; con più spiaggia libera ed aree attrezzate e, perché no, meno cabine. Ma c’è anche chi critica e basta, vuole togliere le capanne, si lamenta del traffico e dell’affollamento, ma non propone soluzioni.
Per questo motivo è nata ProMondello: un gruppo di professionisti e centinaia di cittadini che da qualche mese discutono di futuro e che ora sono pronti a condividere con la città. Il comico Stefano Piazza ha chiesto ai cittadini cosa vorrebbero per Mondello, ne è nato un video dissacrante che è già virale sul web.
E proprio incarnando con ironia questa visione abbastanza immobile, Stefano Piazza si è detto pronto all’arena: nasce così Pro Mondello vs Piazza, ovvero chi sta lavorando per il futuro della borgata, sfida la convinzione comune che a Palermo si discuta parecchio ma nulla cambi sul serio. Il fare contro il “bla bla”, un progetto concreto contro i tavoli tecnici.
Sabato prossimo (1 luglio) dalle 21,30, la piazza della borgata si trasformerà in un ring virtuale in cui Stefano, voce della “piazza”, si batterà “contro” ProMondello, sulle note della Sicily Dixie Band. Senza esclusione di colpi, anzi mirando basso: perché di Mondello si può e si deve dire tutto, ma si devono anche offrire alternative. Chiedendosi cosa manca, perché e quanto ci vuole per ottenerlo, non basta liquidare Mondello come un posto invivibile, popolare, sporco, brutto. Per questo le due parole principali saranno “partecipazione” e “mobilità”. Su spinta della Italo Belga, è nato questo processo partecipativo che ha coinvolto architetti, paesaggisti e urbanisti, ma soprattutto i semplici cittadini che hanno partecipato con entusiasmo a sondaggi online e incontri pubblici. A loro è stato chiesto di immaginare la Mondello di domani, e queste sono le risposte che hanno fornito una traccia per il primo master plan. I cittadini dimostrano l’urgenza di una borgata vivibile: uno dei primissimi problemi affrontati è stato quello del traffico. Un domani Mondello potrebbe ottenere un litorale pedonale per viale Regina Elena, una ZTL servita da piste ciclabili e navette di quartiere, dove con l’auto possono entrare solo i residenti e i commercianti, mentre gli altri usufruirebbero di parcheggi come quello di viale Venere. Si ipotizza una variazione dei flussi di traffico in entrata, garantiti dall’apertura di via Palinuro, con la creazione di una nuova arteria tra Mondello Valdesi e la Torre, visto che il Comune ha già iniziato i primi lavori nelle aree.
Dinanzi all’Antico Stabilimento, cuore e simbolo della borgata, nascerebbe una piazza chiusa al traffico, dove potrebbero trovare spazio botteghe artigiane, sistemate anche nelle piazze Mondello e Valdesi. E il grande spazio della ex Sirenetta verrebbe trasformato in un centro di innovazione e formazione. E la spiaggia, contestata e sconosciuta: i cittadini la chiedono frazionata tra lidi privati e frequenti porzioni libere, ma sempre e comunque pulita, cosa questa che risulta poco credibile se non affidata ai privati. Infine, un distretto turistico, culturale e commerciale aperto tutto l’anno e regolato da un consorzio dove dialogano i cittadini, i commercianti e il Comune. Il tutto pensando al rilancio e ad investimenti pubblici e privati, non solo della Italo Belga: per questo motivo l’idea è quella di lanciare quattro bandi di progettazione architettonica dedicata. Infine, chi coordinerà tutto questo? Anche in questo caso rispondono i cittadini, che guardano ad un ente no profit, un consorzio modello Centro Commerciale Naturale che metta allo stesso tavolo (e faccia dialogare) residenti, amministrazione e commercianti. Il progetto definitivo sarà pronto entro l’anno.