Claudio Fava, candidato della sinistra alla presidenza della Regione, ha designato l’ingegner Gisella Mammo Zagarella (responsabile tecnico della Calcestruzzi Ericina, bene confiscato al boss mafioso Vincenzo Virga e affidato a Libera) assessore alla Legalità. L’annuncio nel pomeriggio, a Trapani, nel corso di un’iniziativa elettorale.
“Mentre i 5stelle inciampano nella loro lista con i parenti dei capimafia, noi a Trapani abbiamo presentiamo il sesto assessore della giunta Fava: Gisella Manno Zagarella è amministratore delegato della Calcestruzzi Ericina, azienda confiscata alla mafia e restituita alla legalità e al mercato grazie ai suoi lavoratori e al modo in cui Gisella ha saputo accompagnare e tutelare la loro battaglia”, ha detto Claudio Fava.
In mattinata Fava si era scagliato infatti contro i Cinquestelle: “Nella lista di Palermo dei 5 stelle è candidato Giacomo Li Destri, cugino di primo grado del’omonimo Giacomo Li Destri, sotto processo per associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto referente di Cosa Nostra a Caltavuturo”. Fava parla di candidatura “inopportuna politicamente e moralmente”.
“Dalle intercettazioni telefoniche inserite nell’ordinanza che è pubblica emergono rapporti concreti tra il candidato del M5s Li Destri e il cugino presunto capomafia sotto processo. Quest’ultimo lo rassicura su una presunta richiesta di pizzo nei confronti del parente”. Così il candidato della sinistra a governatore, Claudio Fava, mostrando in conferenza stampa l’ordinanza nell’ambito dell’operazione “Black cat” che coinvolge il presunto capomafia Giacomo Li Destri.
A stretto giro è arrivata la replica di Li Destri, su Facebook, con querela: “Sono stato sentito dai carabinieri immediatamente dopo l’arresto di mio cugino. A loro ho confermato di non avere più rapporti con lui da quasi trent’anni. È tutto a verbale, Fava può andare a cercarselo. Così come non gli può sfuggire che, se così non fosse, sarei stato denunciato per aver detto il falso. È evidente l’intento diffamatorio delle frasi di Fava per questo ho dato mandato ai miei legali di querelarlo“.
‘L’annunciata querela di Li Destri, è il solito modo di buttare il pallone in tribuna” – risponde Fava – “Come e quanto i due cugini Li Destri si siano frequentati lo valuteranno i giudici – aggiunge – Resta come un macigno l’assoluta inopportunità di candidare nella lista dei 5 Stelle un imprenditore edile cugino di primo grado di un capomafia delle Madonie arrestato e sotto processo. Gli scrupoli morali che valgono per i candidati di Musumeci a maggior ragione dovrebbero valere per Cancelleri che da mesi parla di onestà a casa degli altri. Se Cancelleri sapeva e ha taciuto è grave; se non sapeva è peggio: chi non si accorge della pericolosità di queste relazioni familiari all’interno della propria lista come farebbe ad accorgersi dei comitati d’affare mafiosi nella spesa pubblica della Regione?”
“La nostra – chiosa Fava – è l’unica lista trasparente. Anche quella di Cancelleri ha ombre e opacità, così come in quella di Micari ci sono candidati che volevano tagliare le tasse agli amici quando erano sindaci”.