“Venerdì 24 novembre è stato approvato un debito fuori bilancio che riguarda un caso eclatante (per entità di somma) ma, nello stesso tempo, quasi la regola per quanto riguarda il fenomeno dei debiti fuori bilancio. E’ un esempio di “mala amministrazione” del Comune di Palermo a danno di tutti i cittadini. Il debito riguarda le prestazioni rese dell’Istituto Opera Pia nel periodo 2009-2011, fatturate fra il 2010 e il 2011″.
Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale Ugo Forello.
“L’importo iniziale delle somme dovuta (c.d. sorte capitale) – spiega – era di 765 mila euro, oggi il debito (per interessi, spese di giudizio, pignoramenti e imposta di registro) è lievitato a quasi 1.150.000 euro! Ovvero 385 mila euro in più, che non si sarebbero dovute mai pagare, se il Comune si fosse attivato nei tempi e termini previsti per legge”.
“La ricostruzione della vicenda – aggiunge Forello – tra l’altro, è ulteriormente sintomatica del tragico paradosso: il Decreto Ingiuntivo dell’Istituto Opera Pia è stato impugnato dal Comune di Palermo (tramite l’avvocatura di stato), ma l’opposizione è stata dichiarata inesistente “per difetto di sottoscrizione dell’atto”. Inoltre, il Comune ha fatto decorrere infruttuosamente i 120 giorni dalla notifica dell’atto esecutivo, così subendo anche il pignoramento”.
“Il M5S non può che esprimere il proprio disappunto su questo modo di gestire le poste fuori bilancio – conclude – e denunciare un sistema che, nonostante i tanti propositi e proclami, ad oggi fa acqua da tutte le parti”.