Sprechi di risorse pubbliche: in Sicilia negli ultimi due anni ci sono stati 425 milioni di euro di danno erariale: questo quanto emerso dal lavoro di collaborazione tra Guardia di finanza regionale e Procura della Corte dei Conti nella lotta agli sprechi. Sono stati 442 casi di danno erariale, a fronte dei quali sono state individuate responsabilità amministrative a carico di 1709 persone.
Inoltre, nei confronti dei responsabili sono state svolte contestualmente indagini economico-patrimoniali che hanno consentito, tra l’1 gennaio 2016 e l’11 dicembre 2017, di pervenire a sequestri di beni per complessivi 51 milioni.
Il bilancio è stato reso noto dal Comando regionale della Guardia di finanza in occasione dell’incontro d’apertura del corso, presso la Sala delle Capriate dello Steri di Palermo, “La prevenzione della criminalità e della corruzione” organizzato dall’Università di Palermo in collaborazione con le Fiamme gialle, rappresentate dal comandante Ignazio Gibilaro.
Sempre negli ultimi due anni sono state concluse 1265 indagini sui reati a danno della Pubblica amministrazione con la segnalazione all’Autorità giudiziaria di 1016 soggetti, di cui 66 arrestati. In particolare, il peculato accertato ammonta a circa 32,5 milioni, mentre le somme connesse alle condotte corruttive/concussive scoperte sono 2,8 milioni totali.
Nell’ambito dell’azione di contrasto alle azioni a danno della spesa pubblica, i reparti siciliani della Guardia di finanza si sono concentrati anche su temi quali gli incentivi comunitari, nazionali e regionali; appalti e forniture pubbliche (irregolarità riscontrate per 92,5 milioni); tutela della spesa previdenziale (frodi per 51 milioni totali); monitoraggio delle prestazioni sociali agevolate.