GUARDA IL VIDEO IN ALTO
Nella notte i militari hanno eseguito un’ordinanza firmata dal gip di Palermo nei confronti di 12 presunti affiliati al mandamento di Porta Nuova di cui 4 sono in carcere e 8 agli arresti domiciliari per associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti, violenza privata e lesioni personali.
L’operazione è stata eseguita dopo che, 10 giorni fa, i carabinieri avevano avviato un fermo a 18 presunti esponenti della famiglia mafiosa di Palermo.
I NOMI
Gli indagati nell’operazione Vento 2 dei carabinieri del comando provinciale sono: in carcere Giuseppe Auteri, 47 anni; Nicolò Di Michele, 32 anni; Filippo Burgio, 50 anni; Salvatore Incontrera, 25 anni.
Ai domiciliari Giuseppe D’Angelo, 28 anni; Massimiliano D’Alba, 31 anni; Antonino Fardella, 41 anni; Gaetano Verdone, 50 anni; Francesco Verdone, 33 anni; Marco Verdone, 31 anni; Angelo Costa, 29 anni; Maria Carmelina Massa, 42 anni.
IL COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI
“Negli ultimi otto mesi il controllo del territorio ha consentito ai carabinieri di Palermo di arrestare su ordine della magistratura più di 200 persone legate al mondo della droga e della criminalità organizzata. Ancora una volta, le indagini condotte con il coordinamento dalla direzione distrettuale antimafia hanno bloccato sul nascere pericolosi tentativi di riorganizzazione di Cosa nostra: con l’operazione di questa notte lo Stato ribadisce che non esistono zone franche a Palermo, non c’è spazio per chi esercita violenza o affari criminali”, dice il generale Giuseppe De Liso, comandante provinciale carabinieri di Palermo commentando gli arresti di oggi nel mandamento mafioso di Porta Nuova.
“Il 5 luglio abbiamo dato un nome all’assassino che avrebbe agito alla Zisa – aggiunge – Il giorno successivo abbiamo eseguito 18 fermi, questa notte siamo tornati nello stesso territorio per disarticolare i vertici di un pericoloso mandamento mafioso che era riuscito a riformarsi nonostante i ripetuti colpi inferti dai carabinieri negli ultimi anni”.