“Questa città merita di più, merita qualcuno che sia all’altezza del suo orgoglio. Se vedo gli ultimi sindaci, quello con le magliette che correva dietro a Trump, quello che pensa che basti dire le parolacce…. Adesso Messina merita di più. Per questo abbiamo scelto Maurizio Croce, una scelta competitiva, una persona concreta che conosce bene la macchina amministrativa”. Allo scoccare di mezzogiorno Giorgia Meloni è a Messina, a Piazza Cairoli, per il comizio a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Maurizio Croce. Con lei, sul palco, oltre a Croce, il presidente della regione Nello Musumeci, le deputate Elvira Amata ed Ella Bucalo, il deputato Pino Galluzzo.
Non si sottrae alle domande e spazia dal reddito di cittadinanza alla guerra in Ucraina, passando per la ricandidatura di Musumeci agli avversari di Croce in riva allo Stretto.
“Mio nonno era messinese, era tutto d’un pezzo e adesso immagino cosa penserebbe vedendo gli ultimi sindaci di questa città….- prosegue- Serve una politica che abbia una visione che sappia valorizzare il marchio e i giovani. Il paradosso è vedere migliaia di giovani disoccupati e poi c’è chi non riesce a trovare personale specializzato. Noi parliamo di formazione, non di reddito di cittadinanza. C’è altro rispetto a quello, c’è lo sviluppo che deve fare la differenza. Poi io spero che il governo proroghi anche la norma adottata in periodo covid per la decontribuzione nelle assunzioni al sud.
Per Giorgia Meloni il problema non si risolve con il reddito di cittadinanza. Se si vuole migliorare le condizioni di vita servono lavori ben retribuiti e soprattutto rompere la dipendenza dalla politica.
“Diciamoci la verità, se togliamo questa paghetta chi li vota più i 5 Stelle…? – continua la leader di FdI- Ci sono tante altre cose da fare, come ad esempio sviluppare una politica industriale che abbia una visione, valorizzare la grande risorsa rappresentata in Italia dal mare, in Sicilia in particolare, investire informazione delle giovani generazioni mentre noi abbiamo centinaia di migliaia di ragazzi disoccupati in tutti i settori. Si denuncia la carenza di manodopera specializzata in settori che avrebbero un’ottima retribuzione e sui quali noi non facciamo formazione. Ci vuole una tassazione che dica alle imprese più assumi meno paghi. E’ lo sviluppo che fa la differenza significa anche infrastrutture e il tema dell’insularità che noi stiamo combattendo per inserire in Costituzione, o le zone franche fiscali”.
Presente il presidente Musumeci per il quale la leader di Fratelli d’Italia ribadisce la stima e l’indiscutibilità della ricandidatura.
“Stiamo aprendo 4 cantieri a settimana, siamo la prima stazione appaltante del sud- spiega Musumeci- Abbiamo chiesto al governo nazionale di poter allungare i termini del Pnrr al 2028 perché quando è stato indicato al 2026 ancora non eravamo in economia di guerra”.
Quanto a Maurizio Croce, che è stato fino a poche settimane fa soggetto attuatore per il dissesto idrogeoligico della Regione Siciliana, Musumeci non ha dubbi: “Chi lo conosce sa che parla poco e lavora tanto. Posso dire con certezza che Croce conosce benissimo la macchina amministrativa. Speriamo di poter vincere al primo turno