Sono alcuni esercizi commerciali di via Libertà a scaricare allo Zen 2 i rifiuti ingombranti. Questa la tesi del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che non ha mancato di sottolineare come sia necessario un cambiamento di carattere culturale, ma che non può essere demonizzato un quartiere quando i comportamenti poco civili arrivano da quella che Orlando definisce “la Palermo bene“. E sul tema degli ingombranti ha sottolineato: “Sarà stipulato un protocollo d’intesa tra la commissione parlamentare d’inchiesta e l’amministrazione comunale per gestire il problema degli ingombranti. Si tratta di un’importante segnale di collaborazione tra le istituzioni”
L’occasione per l’intervento del primo cittadino di Palermo è stata la conferenza stampa indetta per parlare del commissariamento di Amap disposto dal gip nei confronti della società per quanto riguarda il servizio di depurazione delle acque.
“Trasmetterò alla Commissione la relazione che mi è stata fornita da Amap. Daremo tutto il piano industriale, progetto per progetto, con tutti gli investimenti previsti, visto che dal 1 giugno finalmente possiamo intervenire perché la ex provincia di Palermo è l’unica delle 9 province che ha approvato il piano d’ambito così come richiesto dalla Regione Siciliana“, aveva detto nel pomeriggio nel corso di una audizione in Commissione parlamentare sulle Ecomafie il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando su questo tema.
La Commissione, presieduta dal deputato Stefano Vignaroli (M5s), sta svolgendo una indagine sullo stato dell’acqua e dei depuratori nell’Isola e avrebbe dovuto ascoltare anche il gestore del sistema idrico di Palermo, “ma – ha detto in apertura dei lavori – a causa di impegni pregressi non è stato possibile, quindi sarò sentito nei prossimi giorni“.
Orlando ha ricordato che “nel 2014 l’Anci ha dichiarato che nel settore di acqua e rifiuti la Sicilia si trova in uno stato di calamità istituzionale, anche per la mancanza di impianti e per la presenza di posizioni private monopolistiche o oligopolistiche nella gestione dei servizi”.
Orlando ha evidenziato anche il rapporto difficile tra Amap Palermo e Sicilacque, società che si occupa della gestione dell’acqua in Sicilia controllata al 60% da privati e al 40% dalla Regione e poi si è soffermato anche sulla vicenda del percolato di Bellolampo. Il sindaco di Palermo è tornato sulla vicenda dei depuratori spiegando che l’impianto di Fondo Verde, a Partanna Mondello, “è destinato a scomparire perché tutto sarà convogliato sul depuratore di Acqua dei Corsari che passerà da 400mila a 800mila tonnellate e quindi sarà l’unico depuratore della città di Palermo“.
“Ho illustrato alla Commissione parlamentare come stanno le cose a Palermo sul fronte del trattamenti delle acque, la Procura ha fatto il suo dovere. Sono convinto che i magistrati leggeranno tutte le carte e le relazioni fornite e se confermeranno il commissariamento allora avranno fatto bene. Va detto che ci sono competenze precise. La valutazione dei magistrati è insindacabile“, ha affermato il sindaco.