Condividi

Contrabbando di sigarette tra Sicilia e Tunisia: chiesti 115 anni per 15 imputati

lunedì 18 Luglio 2022

Circa 115 anni di carcere. Sono le richieste dei sostituti procuratori Gery Ferrara e Amelia Luise, nei confronti dei componenti di un’organizzazione composta da tunisini, trapanesi e palermitani che avrebbero organizzato un grosso traffico di sigarette dall’Africa alla Sicilia.

Le indagini dell’operazione “Blue Wave” che significa “Onda Blu”, sono state coordinate dalla Procura Europea (Eppo). Queste le richieste per gli imputati: Vito Agnello, 12 anni di reclusione, Mehdi Ammari, 6 anni di reclusione, Mohamed Baili, 5 anni e 4 mesi di reclusione, Bartolomeo Bertuglia, 10 anni e 8 mesi di reclusione, Francesco Bertuglia, 10 anni di reclusione, Fabio Bruno 8 anni e 8 mesi di reclusione, Alfredo Caruso, 8 anni di reclusione, Giulio Di Maio, 8 anni e 8 mesi di reclusione, Mohamed Hassen Hamza, 6 anni e 8 mesi di reclusione, Said Hamza, 6 anni e 8 mesi di reclusione, Samir Kacem, 6 anni e 8 mesi di reclusione, Giuseppe Giacomo Licata, 6 anni e 8 mesi di reclusione, Antonino Lo Nardo, 8 anni e 8 mesi di reclusione, Walid Mirghli 6 anni di reclusione, Calogero Stassi, 4 anni e 8 mesi di reclusione. Gli imputati sono accusati di far parte di un’organizzazione criminale transnazionale, operante tra la Tunisia e la Sicilia, finalizzata al contrabbando di sigarette provenienti dal Nord-Africa.

Il sistema di trasporto delle “bionde” prevedeva l’invio via mare della merce su imbarcazioni dal Nordafrica, le cosiddette ‘navi madri’, che poi, al limite delle acque territoriali, si incontravano con natanti di piccole dimensioni provenienti dall’Italia, sui quali venivano trasbordate le casse. Le aree risultate maggiormente interessate agli sbarchi sono state il Trapanese – principalmente Mazara del Vallo, Marsala e Campobello di Mazara – ma alcuni eventi sono stati registrati anche nel Siracusano.

Le sigarette, una volta approdate sulla costa, erano stoccate in magazzini nel territorio di Mazara del Vallo, dove poi l’organizzazione palermitana si approvvigionava. A capo dell’organizzazione con articolazioni internazionali era Walid Mirghli per il gruppo con base nel trapanese e Ahmed Zaabi per la Tunisia. Attratti dai guadagni, hanno aderito all’organizzazione anche Samir Kacem, Mehdi Ammari, Francesco e Bartolomeo Bertuglia, Mohamed Baili, Vito Agnello e Giuseppe Licata. Un business, sul quale indagano i procuratori europei Amelia Luise e Gery Ferrara, che avrebbe comportato un danno molto sostanzioso proprio alle casse dell’Ue: 600 mila euro di dazi doganali evasi, oltre 4 milioni e 200 mila euro di accise non versate e circa un milione e 300 mila euro di Iva non corrisposta.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.