Dopo quasi 30 anni tornano a Palazzo Zanca le assunzioni. L’approvazione dell’ultima versione del Piano di riequilibrio da parte del consiglio comunale, la giunta Basile ha subito deliberato la nuova pianta organica, di fatto accendendo lo start al percorso verso i concorsi. Il sindaco lo aveva annunciato in campagna elettorale e confermato ai microfoni di Bar Sicilia: saranno mille le assunzioni, tra Comune e società partecipate.
Intanto il primo step, l’approvazione della pianta organica è stato raggiunto, con l’indicazione di 562 posti a tempo indeterminato per coprire le gravi carenze di personale che con il tempo si sono formate. Poiché però il Comune di Messina è da dieci anni in pre-dissesto servono altri passaggi, come l’approvazione del Piano triennale di fabbisogno ed il parere della Cosfel, la commissione finanziaria degli Enti locali. Tutti passaggi che il sindaco ha intenzione di seguire in tempi brevi anche recandosi direttamente a Roma al ministero dopo aver trasmesso gli atti. In linea di massima entro fine anno si potrebbe anche ipotizzare l’emanazione dei bandi e nel 2023, a distanza di tre decadi, potrebbero essere espletati i concorsi. Più rapidi invece saranno i tempi per i 500 posti che Basile ha individuato possano servire nelle società partecipate. In questo caso l’iter è più snello e servirà a coprire le carenze di personale.
I posti messi a concorso al Comune riguarderanno varie figure, necessarie sia perché l’età media dei dipendenti è di 50 anni e non c’è più stato turn over, sia per far fronte alle esigenze di modernizzazione e aggiornamento della macchina di Palazzo Zanca. Spazio quindi a concorsi per laureati ma anche per diplomati, amministrativi, tecnici, progettisti, ruoli intermedi. Una boccata d’ossigeno utile sia al Comune che ad una città che si va sempre più spopolando.