L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, prosegue con i lavori d’aula. Ordine del giorno abbastanza pieno di disegni di legge, alcuni dei quali rinviati alla prossima seduta, come il ddl su “Interventi per la prevenzione ed il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione“, aspettando il rientro dell’on. Dipasquale quale relatore della proposta di legge.
Via libera da Sala d’Ercole per il ddl in materia di agroecologia, di tutela della biodiversità e dei prodotti agricoli siciliani e di innovazione tecnologica in agricoltura. E’ stato celere l’iter di approvazione, infatti il disegno di legge è passato all’unanimità. Nell’ambito delle politiche comunitarie di sviluppo rurale un ruolo centrale è riconosciuto al concetto di multifunzionalità dell’impresa agricola, cioè a tutte quelle attività complementari ed alternative alla tradizionale offerta di prodotti agricoli.
Maggiore protezione per la salute e l’ambiente danneggiati dai fitofarmaci più inquinanti e incentivi alla progressiva conversione verso un modello rurale “agroecologico” in tutto il territorio siciliano. È questo il “cuore” della legge sull’agroecologia approvata oggi dal Parlamento siciliano.
La legge prevede, fra l’altro, sanzioni per chi viola il divieto all’utilizzo dei pesticidi banditi e la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici, regionali, nazionali ed europei per le aziende considerate agroecologiche.
La legge, inoltre, ha come obiettivi la promozione e l’elaborazione di un Piano di ricerca per lo sviluppo di un sistema informatico integrato, mediante l’utilizzo di tecniche di precisione innovative come la sensoristica, la diagnostica e la meccanica di precisione biotecnologica applicate ai sistemi agroalimentari, forestali e zootecnici, al fine di incentivare processi produttivi virtuosi orientati sempre più verso uno sviluppo sostenibile inteso come riduzione degli impatti produttivi sull’ambiente e sul clima.
Tra le norme approvate quella sul principio di precauzione, frutto di un lavoro congiunto condotto il terza Commissione tra il parlamento siciliano e il governo Musumeci, con l’importante contributo dell’assessore al ramo Toni Scilla, e dell’ex assessore Edy Bandiera, e il dirigente generale del dipartimento Agricoltura Nino Cartabellotta, tenendo anche conto di tutte le indicazioni delle associazioni datoriali, dei gruppi ambientalisti. Sul tema si è svolto anche un delicato dibattito a Bruxelles in merito anche alla nuova Pac che il nostro paese insieme a tutta l’Europa dal 2023 comincerà ad attuare.
Parliamo di agroecologia, intesa come insieme di sistemi di produzione agricola che guardano all’applicazione di principi dell’ecologia non solo nel settore agricolo ma anche in quello zootecnico. La Regione Siciliana è la prima in termini di ettari di produzione agricola biologica.
“Oggi si aggiunge un nuovo tassello per le aziende che vorranno intraprendere un percorso di riconoscimento del sistema agro-ecologico che non valorizza unicamente ciò che conosciamo, cioè la produzione biologica e il rispetto della natura, ma un sistema in cui si integrano, a favore del territorio, delle matrici ambientali, del suolo, della qualità dell’acqua e dell’aria e della biodiversità di cui si parla continuamente ma che viene massacrata dall’uso di pesticidi, dagli incendi alle nostre campagne” , ha detto Angela Foti di Attiva Sicilia.
Il vicepresidente dell’Ars ha poi specificato “La Sicilia è prima in Italia per agricoltura biologica, oggi aggiungiamo un nuovo tassello: quello di vedere il riconoscimento del sistema agroecologico. Un sistema che aggiunge un passaggio: si integrano pratiche a favore del territorio, della qualità dell’acqua, della biodiversità. Ma la legge prevede anche attività di formazione ed educazione verso queste pratiche. Il diritto alla salute e la certezza di quello che mettiamo nelle tavole, il principio di precauzione, entra così in una norma. Non posso non ringraziare la commissione III, il presidente Orazio Ragusa, l’assessore Toni Scilla e Dario Cartabellotta dirigente generale del Dipartimento agricoltura e gli uffici dell’Ars”.
Ma la normativa parla anche di agricoltura di precisione, entrata operativamente tra gli attrezzi del mestiere degli agricoltori dell’Isola. Sappiamo che in termini di risparmio idrico, di monitoraggio delle campagne, già le tecnologie accompagnano i nostri agricoltori che sono sempre più attenti al miglioramento delle proprie aziende agricole, attenti a quello che mettono sulle tavole dei siciliani, attenti a gestire da un punto di vista economico le proprie aziende. Quindi, le tecnologie utilizzate creano un connubio con l’agricoltura siciliana.
“L’Ars approva all’unanimità ancora una volta la mia proposta – afferma Valentina Palmeri, deputata regionale del Gruppo Misto e portavoce dei Verdi all’Ars, prima firmataria della legge – a dimostrazione che la qualità delle proposte supera le divisioni politiche. È una legge che, per prima in Europa, recepisce, all’interno del Green Deal, gli obiettivi congiunti del Farm to Fork e della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030; obiettivi che prevedono, tra gli altri, la riduzione del 50% dell’uso di biocidi e il rischio che rappresentano entro il 2030, la riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030, la tutela e l’incremento della biodiversità naturale ed agricola e il miglioramento ed incremento della rete di zone protette. Con l’entrata in vigore di questa legge si attuerà quella conversione agroecologica necessaria per la salvaguardia: delle produzioni locali e del reddito degli agricoltori; della biodiversità agricola e naturale; per la riduzione dei prodotti di sintesi (quali insetticidi, diserbanti, ecc.) molto dannosi non solo per l’ecosistema ma anche per la salute dei cittadini.
Per avviare questa conversione – spiega Palmeri – vengono adottate una serie di misure che, in sintesi, prevedono: incentivi e premialità, anche all’interno del prossimo PSR, per le aziende che introducono in azienda specie, varietà e razze autoctone; il riconoscimento di “azienda agroecologica” con le relative regole; una forte riduzione dell’uso dei biocidi tossici per tutti gli utilizzi in aree pubbliche; corsi di aggiornamento per i nostri agricoltori; un sistema di controlli e verifiche nelle importazioni e nelle produzioni; altre misure per agevolare la transizione agroecologica come indicato dalla Farm to Fork strategy (dal produttore al consumatore) dell’Unione Europea del maggio 2020.
Altra novità arriva da Forza Italia in materia di contenzioso sui canoni delle concessioni demaniali marittime: dopo il parere positivo incassato in Commissione Bilancio, è stato approvato all’Ars l’emendamento per applicare in Sicilia i criteri nazionali, di cui Luisa Lantieri è prima firmataria, insieme ai colleghi azzurri Tommaso Calderone e Riccardo Savona.
Nella fattispecie, per ridurre il contenzioso in essere, la Regione Siciliana, facendo riferimento all’istituto giuridico introdotto dall’art. 100 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, potrà disporre di procedimenti per il pagamento dei canoni o in unica soluzione, per un importo pari al 30% delle somme richieste, oppure rateizzando fino a un massimo di sei annualità, per importi pari al 60% delle somme richieste.
Per accedere a tali agevolazioni, occorrerà presentare apposita domanda entro il 15 dicembre 2020 (pagamento in unica soluzione) ed entro il 30 settembre 2021 (rateizzazione). “I danni economici scaturiti dall’emergenza epidemiologica, impongono misure di sostegno. Pertanto è compito della politica intervenire”. Lo afferma la deputata regionale Luisa Lantieri.