È passato un mese e mezzo da quando uno degli alberi di piazza Domenico Peranni, a Palermo, è crollato su quattro strutture del mercato delle pulci. Messa subito in sicurezza la zona, tutto è rimasto come lo scorso 27 settembre.
“Nulla si è più mosso – raccontano gli esercenti –. Hanno solo iniziato a potare gli altri alberi, per evitare conseguenze peggiori. L’altra volta, siamo stati fortunati perché è caduto nella notte e nessuno si è fatto male. Poteva essere una tragedia”, dicono mostrando i rami sfoltiti di un altro paio della lunga fila di ficus che sovrastano le strutture di metallo ancora aperte.
“Ci hanno abbandonato – dicono -. Come sempre. La maggior parte di loro si vedono solo quando hanno bisogno dei nostri voti – qualcuno lamenta -. Intanto le quattro baracche sono ancora inagibili e non ci hanno neanche fatto recuperare la merce all’interno”, spiegano.
“Stiamo programmando le altre potature, considerando sempre che siamo in sofferenza con 32 giardinieri per l’intera città – ricorda l’assessore comunale con delega alle Politiche ambientali, Andrea Mineo -. Nel frattempo, abbiamo avviato interlocuzioni con i vigili del fuoco, che ringrazio per il costante supporto”.