Oltre 400 bambini e un solo pediatra prossimo alla pensione. E’ la situazione che vive il comune di Sortino, in provincia di Siracusa, denunciata dal deputato all’Ars di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, al primo mandato parlamentare.
“Parlo da padre prima che da onorevole: non è tollerabile. La salute dei più piccoli è troppo importante. Ho chiesto un incontro al commissario dell’Asp di Siracusa per trovare una soluzione in tempi celeri”. E mette in evidenza la precarietà della sanità nel siracusano.
“Mi rendo conto delle problematiche che ci sono nella mia provincia. Sortino è un comune che ha un solo pediatra che a breve andrà in pensione. Stessa situazione a Priolo e a Solarino. C’è stato un blocco di assunzioni e di servizio. La sanità a Siracusa va sistemata e riformata tutta: ci vuole ordine nella sanità provinciale, perché c’è troppa confusione. Il pronto soccorso soffre molto, è sempre affollato, ci sono soltanto 18 unità. Mi domando: ma la politica dov’è stata in tutto questo tempo? Per ricoverare un bambino, bisogna recarsi al Garibaldi di Catania, ad Augusta per una visita dal pediatra. Bisogna ridare dignità all’ospedale, sostenere i reparti e penso a ginecologia che rappresentava un’eccellenza ma che vive il disagio di non avere personale”.
A fine mese, l’Asp di Siracusa dovrebbe emettere dei bandi per risolvere un problema che si protrae da oltre un anno. E’ necessario reclutare personale e figure specifiche, laddove c’è carenza di risorse umane.
Auteri, nato a Siracusa ma residente a Sortino, è un imprenditore culturale e svolge la sua attività a Catania. Sulle amministrative a Siracusa nella prossima primavera, ha detto la sua.
“Lavoriamo uniti con tutto il centrodestra, ci sono delle interlocuzioni in atto. Siracusa è una città importante che ha bisogno di azioni forti, dobbiamo lavorare sull’immagine del territorio e sul turismo La città è sporca e mancano molti servizi. Da cinque anni non c’è un consiglio comunale – è ciascun consigliere rappresenta una parte della città- abbiamo una giunta che non dà conto a nessuno e lavora in totale autonomia, ma senza dare risposte alle esigenze dei cittadini e perdendo il contatto con il territorio. Siracusa non è Ortigia, occorre parlare di tantissime cose, garantire le attività commerciali. C’è un tessuto economico e sociale che va gestito e supportato”.