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E tra sacro e profano, tutto si contamina, si fonde, e talvolta si allontana, per portare bellezza e dare speranza.
In una Palermo, che sembra sempre più abbandonata a se stessa tra immondizia e indifferenza, nel centro storico sono tanti gli artisti che cercano di portare colore e amore per la propria città, lasciando la loro impronta con murales e non solo.
In un vicolo di Ballarò una piccola opera è stata installata all’interno di una edicola votiva in via Santa Chiara. Gli autori di “Madonna del Carmelo” sono Antonio Fester Nuccio e Antonio Curcio che, in questa operazione, si fanno chiamare gli “Anthony Brothers“.
L’idea
“Con my bro Antonio Fester camminavamo una notte in via Santa Chiara, parlottando, quando vidi Fester bloccarsi e fissare in alto un muro. Mi disse: “bro, ma guarda quanto è bella, nella sua decadenza, quell’edicola votiva, non potremmo farla rivivere?” E così è successo“, racconta l’artista Antonio Curcio.
“Sono due mattonelle dipinte con i nostri tratti distintivi e unite come una “combo”, che diventano un corpo unico. Un dono che viene dalla nostra arte per l’amore della nostra città“, spiegano gli Anthony Brothers.
L’opera
Nell’iconografia moderna La Madonna del Carmelo viene rappresentata con il Bambino Gesù in braccio, ma non è stato sempre così. Nelle versioni più antiche la Vergine veniva rappresentata mentre, aprendo le sue braccia, accoglieva i suoi devoti sotto il suo grande manto.
La scelta della Santa non poteva essere più azzeccata per una città come Palermo. La “Madonna del Carmelo“, infatti, rappresenta il “fiore più bello del giardino di Dio“, la Vergine purissima che possiede la bellezza di tutte le virtù e che dà uno “speciale conforto alle anime Purganti“, incarnando così la bellezza e tutte le varie e colorate sfaccettature del capoluogo siciliano.