Il TeLiMar è matematicamente qualificato alla fase playoff scudetto. Con un turno di anticipo nella regular season di A1 gli uomini di Baldineti chiudono la corsa per il quarto posto, grazie ad una vittoria schiacciante contro la Distretti Ecologici Nuoto Roma. E’ termina infatti 15-8 all’Olimpica di Palermo. Grandi protagonisti in vasca Jurisic, che ha para un rigore, e il centrovasca Johnny Hooper, autore di 6 reti.
Posto già certo invece quello dell’Ortigia, che in trasferta contro il Brescia perde 12-8. Proprio nel giorno in cui si festeggiano i 95 anni del Circolo Canottieri Ortigia, i biancoverdi lottano ma sono costretti ad arrendersi ai lombardi.
Le due siciliane adesso dovranno affrontare l’ultima giornata di campionato: il TeLiMar se la vedrà con il Savona mentre l’Ortigia ospiterà in casa il Posillipo.
Intanto l’attesa per le semifinali playoff del 3 maggio cresce. In quell’occasione il Club dell’Addaura dovrà affrontare la capolista Pro Recco, gli uomini di Piccardo incontreranno nuovamente il Brescia.
TELIMAR PALERMO – D.E. NUOTO ROMA 15 – 8
Del Basso su ribattuta dopo un tiro di Hooper sblocca subito il risultato. Dopo un brivido sul tentativo di Faraglia finito di poco alla sinistra di Jurisic, è Giorgetti a raddoppiare su uomo in più. Accorciano i capitolini con Lucci da posizione 4 in superiorità. Il TeLiMar ruba palla ai neroverdi e in controfuga con Lo Dico prova ad allungare, ma il primo periodo si chiude sul 3-2 per il rigore trasformato da Faraglia.
Un break di 3 a 0 vede il Club dell’Addaura allungare sul 6-2 grazie alle reti di Giorgetti su ripartenza, Di Patti e Hooper, entrambi in superiorità. Reagisce la Distretti Ecologici con Spione e Lucci, entrambi in extra player, per arrivare a metà gara sul 6-4. Prosegue il momento buono degli uomini guidati da Maurizio Mirarchi, che si portano sotto con Faraglia. Risponde Hooper in superiorità. La grinta del TeLiMar si vede nella reazione di Jurisic, che para un tiro dai cinque metri a Lucci. Poi i padroni di casa allungano sull’8-5 con Hooper su uomo in più.
Coast to coast di Vitale in extra player per il 9-5, quando sono appena passati 3’ dall’inizio della terza frazione. Baldineti si gioca bene il primo time out su uomo in più: dopo un rapido giro palla Giorgetti serve al centro Lo Dico che, smarcato, non sbaglia e porta in doppia cifra i palermitani. Ancora Hooper a fare infiammare i cento autorizzati sugli spalti con una doppietta, il secondo gol in superiorità, per il 12-5 su cui si va agli ultimi 8’ del match.
Viskovic in più e beduina di Mirarchi per il 12-7 in avvio dell’ultimo quarto. Ribatte Vitale da posizione defilata e poi Hooper fa la sua sesta magia, tirando al volo su assist di Giliberti per il 14-7. Ritmi forsennati nonostante il risultato sia ormai acquisito, con la Distretti che in più si porta sul 14-8 con Mirarchi. Il colpo da maestro di Giorgetti dalla distanza fissa il match sul 15-8.
“In questo quarto posto nessuno ci avrebbe scommesso. Non abbiamo fatto un’impresa. Abbiamo giocato come una squadra, siamo stati capaci di unirci e tutti, nessuno escluso, hanno dato il cento per cento. Vorrei ringraziare la società, col Presidente e la Vicepresidente in testa, per tutti i sacrifici e gli sforzi che continuano a fare. Ribadisco, non è un’impresa, perché prenderei meriti che secondo me non ho. Sono i ragazzi ad essere davvero bravi. Sono una squadra che gioca ordinata, che gioca bene. All’inizio, è chiaro, c’erano tante individualità da mescolare. I complimenti vanno ad ognuno di loro, per questo grandissimo campionato che hanno giocato. Ma non siamo ancora appagati. Col Recco è missione impossibile, ma almeno questa volta giocheremo contro di loro al gran completo e proveremo a metterli in difficoltà. Poi, affronteremo una tra Ortigia e Brescia per il terzo posto. Saranno altre belle partite“. Così al termine del match l’allenatore del TeLiMar Gu Baldineti.
AN BRESCIA – CC ORTIGIA 12 – 8
L’avvio è dei bresciani, che attaccano con convinzione e intensità, costringendo l’Ortigia a difendersi. I lombardi ci provano più volte, con Di Somma, Kharkov e Alesiani, ma Tempesti dice no. Quando Lazic, a uomo in più, sblocca il risultato, i biancoverdi, dopo altri due interventi decisivi di Tempesti, pareggiano con un bolide di Cassia. La gara scorre in sostanziale equilibrio, con difese chiuse e portieri molto attenti.
Nel secondo tempo, l’equilibrio prova a spezzarlo il Brescia, con l’uno-due firmato da Vapenski (a 5’10) e Di Somma (a 3’55). L’Ortigia non ci sta e risponde subito con una bella azione in superiorità finalizzata dal tocco al volo di Andrea Condemi. Le due formazioni lottano alla pari ma, a poco più di un minuto dalla fine, viene fischiato un fallo difensivo non limpidissimo di Ferrero, suscitando la protesta eccessiva di Velkic, che viene espulso per proteste. Di Somma sfrutta la doppia superiorità e, circa 40 secondi dopo, Alesiani allunga in ripartenza. All’intervallo è 5-2 per i padroni di casa.
Nel terzo parziale succede di tutto: dopo il gol del -2 di Di Luciano, i bresciani spingono e sfruttano gli errori di un’Ortigia nervosa, portandosi sull’8-3 in un solo minuto. Piccardo chiama time-out e cerca di rimettere a posto le cose. L’Ortigia reagisce e, con Cassia, Ciccio Condemi e due rigori di Ferrero, con in mezzo lo squillo di Luongo, chiude il tempo a -2 (9-7).
Negli ultimi 8 minuti, i biancoverdi ci provano, ma i padroni di casa reggono e alla fine allungano ancora, chiudendo sul 12-8.
“Per due tempi e mezzo sono stato senza Velkic, uno dei due centroboa. Non ho potuto nemmeno dare molti cambi ai giocatori e siamo andati un po’ giù fisicamente. Abbiamo avuto un calo fisico a un certo punto e loro ci hanno spaccato in due, realizzando quel gap che poi si è rivelato decisivo. Certo, la squadra è stata brava a reagire, siamo arrivati a meno 2, sul 10-8, con la possibilità e il tempo di recuperare, ma non ci siamo riusciti. Non dimentichiamo che qui, in questo campo, il Novi Beograd ha perso 12-9. Ciò detto, da questa partita mi porto dietro alcune indicazioni. Come ad esempio il fatto che dobbiamo essere molto più compatti in certe fasi della partita, riuscire a resistere quando loro ci vengono a prendere così alti e riuscire a reggere gli uno contro uno. A volte è anche una questione fisica, di accoppiamenti giusti. Se riusciamo a fare questo, possiamo fare un passo in avanti verso lo sviluppo del gioco“. Ha commentato a fine gara il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo.