“Quale Sanità dopo il Covid?”. A questo interrogativo la Uil-Fpl di Messina con la Uil-Pensionati e la Uil ha tentato di dare una risposta al termine di un convegno, al quale hanno partecipato i principali “attori” della Sanità cittadina. I lavori, in una sala affollata al’inverosimile da medici e operatori della Sanità, sono stati introdotti da Livio Andronico, segretario generale della Uil-Fpl di Messina, e conclusi da Domenico Proietti, segretario confederale della Uil e Commissario straordinario della Uil-Fpl. Un convegno che ha visto la partecipazione dei vertici regionali della Uil, come Luisella Lionti (Segretario generale), Claudio Barone (segretario generale Uil-Pensionati Sicilia), Salvatore Sampino (segretario generale Uil-Fpl Sicilia), e quelli provinciali Ivan Tripodi, segretario generale della Uil-Messina, Pippo Calapai, segretario provinciale della Uil-Pensionati, e Corrado Lamanna, coordinatore provinciale area medica Uil-Fpl. In programma qualificati gli interventi degli “attori” della Sanità locale come Gianpiero Bonaccorsi, commissario straordinario del Policlinico Martino di Messina e Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei Medici. La conclusione alla quale si è giunti al termine del convegno è che il Covid ha consegnato una Sanità completamente diversa.
“La Pandemia da Sars Cov 2 (Covid 19) ha comportato molteplici ed inevitabili cambiamenti, oltre a quelli politici sociali ed economici. Il mondo sanitario è stato quello più colpito e sono emersi i gravissimi problemi della Sanità Pubblica delineandosi grandissime difficoltà” ha detto Livio Andronico, nel corso della sua relazione introduttiva durante la quale ha fatto un excursus su quanto accaduto durante e dopo la Pandemia. Poi ha focalizzato la sua attenzione sulla pericolosa spada di Damocle dell’Autononia differenziata, che avrà riflessi innegabili sull’offerta sanitaria.
“L’annunciato disegno di Legge dell’autonomia differenziata, rischia di creare concretamente un danno enorme al nostro Sistema Sanitario perché, invece di colmare le differenze, le accentua creando differenze in tutte le regioni aggravando le differenze storiche che insistono nel Paese”. Infine “focus” sulle innovazioni tecnologiche: “L’innovazione tecnologica ha un ruolo Centrale nella riorganizzazione del sistema sanitario, in particolare sposta il fulcro dall’assistenza dell’ospedale, all’assistenza sul territorio facilitandone l’accesso alle prestazioni, ed assicurando una maggiore equità di accesso anche dei territori più difficili, quindi bisogna passare da una logica sperimentale ad una logica strutturale di tutti i servizi previsti dalla Telemedicina”.