“Stiamo portando Palermo furori dalla palude. Questo non è un traguardo ma una nuova partenza”.
Lo ha detto a Sala delle Lapidi la vicesindaco di Palermo Carolina Varchi poco prima che venisse approvata la delibera che prevede la rimodulazione del piano di riequilibrio. La maggioranza di centrodestra ha votato compatta il provvedimento, le opposizioni si sono astenute. “Questa amministrazione parla con gli atti e con i fatti – ha detto la vicesindaco – questa è una delibera che abbiamo ereditato dalla precedente consiliatura. L’abbiamo modificata secondo gli obiettivi strategici dell’amministrazione presieduta dal sindaco Roberto Lagalla. Ringrazio il ragioniere generale Paolo Basile, il capo area Ufficio controllo partecipate Roberto Pulizzi e la capo area dei Tributi Maria Mandala’ e, con loro, tutti gli altri, dirigenti comunali che hanno collaborato. Ringrazio la maggioranza che ci sostiene e apprezzo il comportamento delle opposizioni che non hanno fatto ostruzionismo”.
“L’approvazione del piano di riequilibrio in Consiglio comunale è un ulteriore passaggio della città verso la normalità”. Lo afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, all’indomani del varo del provvedimento. “Il piano di riequilibrio disegna un nuovo rapporto della città con lo Stato e, per questo, ringrazio l’intenso lavoro del vicesindaco e assessore al Bilancio Carolina Varchi e degli uffici per questo risultato che arriva dopo aver rimodulato gli investimenti e recuperato i documenti contabili del passato”, aggiunge. “Il via libera in Aula è un altro tassello verso la rifondazione della macchina comunale che deve tornare a spendere per dare risposte ai palermitani, in particolare sul tema dell’igiene pubblica, della sicurezza delle strade. E tutto questo senza che ci sia un’esplosione di imposizione fiscale per i palermitani”, osserva
Dai banchi della minoranza, Franco Miceli, del Partito democratico, sostiene che “questo provvedimento, così importante, avrebbe avuto bisogno di un maggiore confronto in aula. Restano le criticità che riguardano, tra l’altro il personale e le aziende partecipate. Ci è stata negata la possibilità di chiedere informazioni ai dirigenti delle partecipate – sostiene Carmelo Miceli del gruppo misto – questo produrrà fisiologicamente degli effetti anche sulla prossima sessione di Bilancio”. Per Concetta Amella dei Cinquestelle “il piano di riequilibrio fa cassa sulle povere tasche dei cittadini palermitani”. Per Ugo Forello, del gruppo Oso, “è stato impedito all’aula di intervenire per migliorare l’atto”.
“Prosegue il fondamentale percorso di salvaguardia dei conti dell’amministrazione comunale, che permetterà di uscire progressivamente da una situazione che soltanto due anni fa sembrava irrecuperabile e destinata al dissesto“. Lo afferma il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo. “In questo percorso, – aggiunge –il Consiglio comunale sta svolgendo con grande dedizione e serietà il proprio lavoro, supportando l’amministrazione attiva nel fare scelte che evitano tagli indiscriminati della spesa e dei servizi ed allo stesso tempo permettono di guardare con più serenità ai prossimi anni di gestione dei conti del Comune”.